Proprio un anno fa giurai che non avrei mai più corso a Latina - allora mi ero ritirato e anche in malo modo, perché reputavo che correre una maratona da solo era una vera cavolata!! Lo so gli amici che mi conoscono diranno: non è vero, è che tu eri cotto!! esatto!

Ma proprio li ho girato pagina, a Settembre ho ricominciato la preparazione per una maratona invernale tra Firenze e Latina, già proprio Latina, beh!, dopo tutto quest'anno la maratona si è corsa a Sabaudia quindi.. potevo mantenere la promessa. E non si dica che non sono di parola!

Bando alle ciance, 5 kg. in meno come zavorra, un giorno di allenamento in più alla settimana, tante ripetute a Villa Pamphili e tanti Km corsi insieme ai miei amici orange che mi hanno aiutato e spronato!

Poi è arrivato il 7 dicembre il giorno della gara!!! arrivo con l'intenzione di abbattere il muro delle 4 ore e c'ero quasi, negli allenamenti alla fine correvo a 5 e 43 sui lunghi e lunghissimi, ma quel 3’ la dice lunga, se poi consideri che una maratona va presa sempre con le molle e le incognite sono tante, alla fine, a mente fredda il 4 e 07 finale è stato tutt’altro che semplice.

Tra il 25° e il 35° km siamo entrati sul lungo mare, con il vento contro e una leggera ma costante salita sono arrivato abbastanza provato, tanto che una successiva discesa un po’ ripida ma cortissima mi ha provocato qualche crampo che già avvertivo dal 34° km.

Insomma a quel punto ho tirato fuori tutto e ho tenuto duro fino alla fine senza mollare mai, facendo la gara contro me stesso più che con i compagni, anche loro ben provati.

Saluto le 3 ore e 59 al 40,500 km, ciao ciao tempo dei miei sogni alla prossima occasione!! Ci vediamo a Roma a casa mia, poi giro l’angolo, l’ultimo km in leggera salita.

La città con la sua torre mi aspetta e vedere da lontano avvicinarsi l’arrivo mi carica come una molla, 5 e 22 l’ultimo km, è proprio vero che la testa fa tanto!

All’arrivo Vittorio Tiberi mi chiama, purtroppo si è ritirato, che peccato, eravamo partiti insieme e abbiamo continuato fino alla mezza, poi lo avevo pian piano perso convinto che fosse ancora dietro di me.

Potete immaginare cosa ho provato quando all’arrivo me lo sono visto li, mi ha preso un colpo!!

Ed ecco finalmente il traguardo, la medaglia, i soliti riti del dopo gara che mi riportano pian piano alla normalità, il ritorno a casa dai miei cari, l’albero di natale che mi aspetta da preparare e …. con una rivincita che mi sono preso, insomma ho girato pagina!

Ps. Grazie a chi? bè.. qualcuno lo sa… e non sono pochi!

Saluti orange a tutti.

Antonello Busto