Tanti "blocchetti" per costruire la Ricerca. di Marco Taddei, 20/05/2012
Tanti palloncini in volo ... e ne vogliamo sempre di più !!! La Race for The Cure non dura un solo giorno, la competizione inizia già qualche mese prima, quando il Presidente ti convince con le sue maniere "gentili" a prendere un blocchetto di sottoscrizione della gara non competitiva.
Lo tieni là per qualche giorno, lo guardi e cerchi di essere convincente con amici e colleghi, non è facile di questi tempi trovare chi è disposto a darti almeno 13 euro, ma poi spieghi che la motivazione è forte e val la pena un piccolo sacrificio!
Qualche biglietto lo compri tu per cominciare a riempire il blocchetto, ma poi prendi fiducia e spieghi meglio a tutti le motivazione nobili che ti spingono a proporre iscrizioni alla gara, parli dell'importanza della ricerca e iniziano i primi consensi, 1,10,100 ... siamo arrivati a 2500 iscritti proposti da noi della Podistica Solidarietà, 34.000 euro versati per la Ricerca, un risultato STRAORDINARIO.
Finita la raccolta ti rechi negli edifici della "ex" Fiera di Roma, e trovi in un mega magazzino tanti uomini e donne di buona volontà intenti a assemblare pacchi gara, a verificare inventari, a distribuire taglie e pettorali per la "non competitiva".
Il Sabato prima della competizione si ritira il pettorale della competitiva, che la mattina stessa, altri (a volte gli stessi) uomini e donne di buona volontà hanno ritirato in blocco allo Stadio Nando Martellini (Terme di Caracalla).
Arrivi alla sede e vedi che c'è un gran via vai di Podisti e un bel gruppo di volontari che perfettamente organizzato, ritira la quota di iscrizione su un tavolo, ti consegna la maglia della taglia prescelta su un altro tavolo, e infine ti consegna il tuo pettorale su un altro tavolo ancora, con tutti i pettorali suddivisi in ordine alfabetico.
Una catena perfetta, che nè si piega e nè si spezza mai, perché gli anelli che la compongono sono saldati con una lega chiamata "Solidarietà" !!!
La mattina della gara la PodistiCar si muove alle prime luci dell'alba per raggiungere il luogo della competizione, è il grande giorno della "Race for the Cure".
Altri uomini e donne di buona volontà montano i gazebi, si impegnano a consegnare i pettorali ai "ritardatari", c'è uno stand di indumenti griffati "Podistica Solidarietà" da vendere per contribuire alle spese societarie e per mostrare a tutti quanto siamo belli in canotta, in tuta, con berretti e poncho ...
Poi c' è spazio per la gara, per vedere nostri atleti vincere ed andare a premio come succede ormai in ogni competizione, siamo tanti e siamo anche forti!!!
Alla partenza e dopo nello stadio il colore Rosa domina la scena, è meraviglioso vedere tutte quelle donne che hanno affrontanto momenti difficilissimi, si sono sentite perdute, hanno compromesso affetti, hanno lottato una guerra maledetta che colpisce vigliaccamante solo le donne, ma loro, hanno vinto la battaglia, hanno sconfitto l'ingiustizia e ora sono qui a gridarcelo a tutti!!!
È stata un'emozione fortissima partecipare e condividere la loro felicità!!!
Ma la giornata non finisce qui ... ci sono altre sorprese che altri uomini e donne di buona volontà hanno voluto regalarci a noi che di queste emozioni ne facciamo una ragione di vita!
Dopo l'arrivo e dopo aver incitato tutti i miei compagni di squadra, ovvio solo quelli che arrivano dopo di me, anche perché chi mi arriva avanti non ha certo bisogno delle mie "urla", intravedo in un gazebo un volto bellissimo, due occhi conosciuti, che tutti noi della Podistica ammiriamo con gioia e tenerezza, mi viene spontaneo dire:"Ciao Mabroka"!!! Lo dico con il cuore gonfio di affetto, spontaneamente e lei alzando lo sguardo mi risponde con un sorriso ... questi sono momenti indescrivibili, sono attimi intensi di gioia interiore che ripagano con interesse piccoli e grandi sacrifici di tanti uomini e donne di buona volontà!
Con le Donne in Rosa e con Mabroka riesci a cancellare dalla mente anche se per un attimo il disagio e la difficoltà di una vita frenetica, che stritola in un vortice quotidiano le volontà, rendendoti partecipe di un consumistico ingranaggio.
In quell'attimo chiudi gli occhi, tiri un sospiro e ti senti libero e felice.
La fiumana di canotte Orange pian piano lascia lo Stadio delle Terme, uomini e donne di buona volontà smontano i gazebo e riportano la PodistiCar con tutto il materiale di supporto alla sede. È finita un'altra gara, ma non finirà il miracolo di vivere questi attimi per gli altri ma soprattutto per noi stessi!!!
Lo sai perchè, tutta la mia vita è Arancio,
c'è una ragione ... Perchè Donare è Emozione
ed ho intenzione di non smettere mai più!!
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Marco Taddei
Daniel prima della gara Gara: Race For The Cure (20/05/2012) SCHEDA GARA |