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Reportage di una bella gita...
di Marziale Feudale, 01/10/2008

Alessandro Mazzacchera e Marziale Feudale

Alessandro Mazzacchera e Marziale Feudale

Il pregara

Cari amici, che ci crediate o no, lo scorso week-end ho partecipato alla mia prima gara all’estero. Non c’è nulla di strano se ci pensate, io giro il mondo per lavoro e la maggior parte delle volte, per pochi giorni, per cui non porto sempre con me l’attrezzatura per la corsa. Figuriamoci poi a fare una gara. Questa volta invece sono stato “forzato” per così dire, a partecipare ad un evento sponsorizzato dall’Azienda per cui lavoro.

La “Ariane Cross” (così si chiama la manifestazione) è una gara riservata a persone (più o meno atletiche) che lavorano in aziende che collaborano al programma di sviluppo dei missili Ariane che sono, per la maggior parte di voi che siete a digiuno di cose spaziali, i vettori che portano in orbita i satelliti.

La manifestazione basata su più gare di cross in sequenza: 10 km, 5km, 2,5 km e una staffetta 4x1,5km, quest’anno era organizzata dall’azienda per la quale lavoro, in particolare dalla sede di Cannes, nota località balneare della costa azzurra. Quando mi hanno proposto la partecipazione, non me lo sono fatto ripetere due volte: Una 10 Km di cross, in un tratto di costa tra le più note tra il Principato di Monaco e Saint Tropez, in più anche sponsorizzato! Beh, fate voi!.

Questa volta infatti, contrariamente all’abitudine di rimanere a casa, mi ha seguito anche mia moglie.

La gara è programmata per Sabato mattina per cui arriviamo a Cannes la sera di Venerdì dove ci uniamo al gruppo di colleghi messo insieme in tutta fretta nell’ultima settimana. Siccome le aziende, quando ci si mettono, fanno le cose in grande, il nostro primo impegno è quello di andare a ritirare il pacco gara con pettorale, in un locale sulla spiaggia a qualche centinaio di metri dall’auditorium che ospita il famoso festival del cinema e dove ad attenderci c’è un fantastico cocktail organizzato per l’occasione con scambio di saluti tra Francesi, Belgi, Spagnoli, Tedeschi e Italiani. Per cena ognuno per conto suo: il gruppo Italia si rilassa con pizza e birra e poi a letto perché la sveglia sarà di buon mattino.

La gara

Tutta la manifestazione si è svolta in un parco bellissimo localizzato fuori città sulle colline a ridosso delle alpi marittime. La mattinata leggermente fredda ha lasciato lentamente il posto ad un clima caldo a sufficienza da correre in canottiera e pantaloncino. Ah già, la canotta. Per la prima volta da quando faccio gare competitive, non ho indossato la canotta “orange”. Mentre lo scrivo mi vengono in mente le considerazioni di rammarico scritte da Fabio Ricci quando, per giustificate ragioni, ha lasciato la nostra società. Niente rammarico per me (la gara era tutta sponsorizzata), ma confesso, solo un leggero disagio nel vedermi alla partenza con una canotta diversa dal solito.

Pur avendo la possibilità di correre più di una delle competizioni proposte, avevo già deciso di partecipare solo alla 10 Km per non affaticarmi troppo in vista dell’ultimo lungo prima della prossima Maratona di New York (per la quale presto partirò). Essendo questa la prima prova di tutta la manifestazione, comincio a scaldarmi subito dopo la foto di rito.

La competizione vede alla partenza 153 atleti di cui alcuni veramente forti ed è basata su un circuito da ripetere tre volte che si snoda tra enormi distese verdi e tratti di bosco affascinanti. E’ un cross e il percorso è abbastanza duro da richiedere una notevole energia per bilanciare i continui cambi di pendenza la discontinuità del terreno.

La partenza è più veloce di quanto mi aspettassi, mi faccio trascinare dal ritmo di gara ma supero le difficoltà a metà del primo giro e riesco a mantenere un ritmo che finora ho tenuto solo in gare pianeggianti. Al secondo giro i miei amici, mi urlano che sono solo a qualche minuto dai primi. Al terzo giro cerco di dare il massimo mentre i muscoli delle gambe soffrono per l’ultimo strappo in salita.

Ormai è fatta gli ultimi quattrocento metri sono tutti di slancio. Ho davanti a me un tedesco, e siccome sento di avere ancora birra nelle gambe (forse quella bevuta la sera prima) provo l’attacco di sorpresa ma lui se ne accorge e tira fuori più energia di me bruciandomi sul traguardo.

Poi, con una potente stretta di mano, mi regala un sorriso dicendomi “great race”… per la cronaca… mi sono piazzato 29° assoluto e 5° di categoria con il tempo di 43’ e 09” (le categorie erano due: “under” 40 e “over” 40, io ovviamente ero tra gli “over”).

Il tedesco aveva ragione: great race, grande gara: velocità, bellezza del percorso, tecnicità tutto in uno. Dopo il meritato ristoro mi asciugo e mi godo il bellissimo sole mentre guardo le gare disputate dagli altri amici che mi accompagnano.

Il dopo gara.

E dopo la manifestazione ? Come poteva finire?. Pranzo tutti insieme sul prato: acqua, bibite, panini e formaggi a volontà per tutti. Niente pasta, meglio così perché i francesi non la sanno cucinare. A fine pranzo, una serie di Autobus ci ha riportati in albergo dopo averci fatto fare un giro turistico nei dintorni.

Suoni Canti e Balli.

Trovandoci a Cannes, non poteva mancare la serata di gala in un casinò con premiazioni e con tanto di discoteca fino a notte fonda. Pur essendo ballerini, io e mia moglie ed un’altra coppia di amici ci siamo però affacciati solo per un aperitivo. Non appena ci siamo resi conto che il casinò volgeva verso la perdita dell’accento trasformandosi in un casino, abbiamo deciso di andare via per andare a gustarci un buon menù a base di pesce in un ristorante di un paesino tranquillo vicino Saint Tropez.

Gita e ritorno a casa

La domenica l’abbiamo dedicata ad una visita a Nizza.

La mattina ci siamo concessi una lunga passeggiata (per me defaticante) sul lungomare con pranzo in spiaggia e bagnetto ai piedi per farli riposare dalle fatiche cumulate.

Il pomeriggio invece è stato dedicato ad un giro nella bellissima parte medioevale di questa pittoresca città mista: Francese, Italiana e
Catalana.

Il Lunedì mattina con calma (e con rammarico) ci siamo diretti all’aeroporto per rientrare a Roma. Mentre ero in volo ripensavo a tutte le immagini viste negli ultimi due giorni e allora ho pensato a fare un articolo leggermente diverso dal solito concepito più come “reportage di una gita” piuttosto che di una gara, con molte fotografie allegate come cartoline che una volta si inviavano per posta tradizionale e che spero vi farà piacere guardare.

Alla prossima. Marziale


Marziale Feudale

Marziale Feudale

Gara: Ariane Cross (28/09/2008)

SCHEDA GARA



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