Cari amici solidali,

la Corri al Collatino per me non è una semplice gara, è un tuffo nel passato, se non addirittura nella preistoria. Ricordare la mia infanzia, o, addirittura la mia prima gara vinta in assoluto. le emozioni sono sempre le stesse, ma, quando passo per quello che è stato e rimarrà il luogo che mi ha visto crescere, le mie emozioni crescono a dismisura, ma, andiamo per ordine.

Alla partenza ci siamo ritrovati per la prima volta insieme con la mia allieva di marcia Ornella Rodilos, debbo dire che è un piacere vederla marciare, uno stile che potrebbe far invidia a qualche marciatore veterano, c'è ancora qualche cosa che andrebbe affinato, ma, come sappiamo Roma non è cresciuta in un giorno solo. Decido quindi di marciare insieme a lei per non lasciarla sola, tanto io non lotto per il primo posto e arrivare ultimo non mi fa paura.

La concentrazione era sempre la stessa, ma, era difficile mantenerla, specialmente quando siamo passati dentro Villa Gordiani, e poi nei pressi dell'ex Borghetto Prenestino, quando siamo passati davanti alla stazione ho rivisto come in una moviola la mia prima gara vinta in carriera. Non chiedetemi l'anno perché non lo ricordo, ma in quel momento sembrava che stessi facendo la stessa gara.

Ricordo che le scarpe che avevo non erano le mie, me le avevano prestate,ma, per me andava bene così. La corsa era stata organizzata dalla locale sezione del P.C.I. in occasione del festival dell'Unità, era la prima volta che correvo davanti agli abitanti del Borghetto e in cuor mio speravo che non venisse nessuno di quelli forti.

Il riscaldamento era stato fatto nei pressi del campo di calcio della Roma 6 e la partenza dal Piazzale della Stazione. Ricordo tutti i ragazzini che presero parte a quella gara, ricordo il mio giro del Borghetto fatto in solitario, con l'autista della macchina apripista che mi faceva le pernacchie, amichevoli ma pernacchie. Ricordo il mio arrivo solitario, e ricordo lo speaker che diceva che un giorno sarei diventato un campione, di cosa non si sa, ma, un campione, ma, quando stavo ricordando la mia premiazione, l'arrivo era li davanti e Ornella non ha avuto pietà e mi è arrivata davanti.

Brava Ornella, avrei fatto lo stesso, ma, ricordare quella vittoria mi ha fatto ritornare alla mia preistoria, mi ha fatto provare sensazioni che non provavo da tantissimo tempo.

Con questo vi saluto il vostro marciatore Romano