Un periodo NO alle spalle.

Problemi in famiglia, preoccupazione, mancanza di tempo e di testa per la corsa.
Assenza totale di allenamento da un mese, poca voglia di correre.

Così mi accingevo a correre domenica la Roma-Ostia, gara dal sapore unico, speciale, che vale sempre la pena di correre e che non volevo perdere.

Mi dicevo:” Non fa niente se non sei allenata, vai come ti viene, lascia andare le gambe e vedrai che anche la testa si libererà dai pensieri e tutto andrà bene”.

Poi l’errore fatidico, quello che nessun runner dovrebbe mai commettere…..PARTIRE TROPPO VELOCE, lasciandomi prendere dallo spirito della gara, dimenticando la mancanza di allenamento. I primi km tutto bene….andavo a 4.40 e stavo bene, ero contenta e pensavo di essere in forma, ….. ma poi dopo circa 8 km, il crollo totale, giramenti di testa e conati di vomito.

Buio totale, sentire la fatica in ogni passo, pensare che la distanza che ti divide dall’arrivo è veramente troppa, fermarsi, cercare di riprendere fiato, ma senti che dentro qualcosa veramente non va. E poi iniziare a pensare al ritiro, tanto ormai non ha senso continuare, ormai la prestazione è andata.

Stavo così, camminando sulla corsia di emergenza della Cristoforo Colombo tutta presa da questi pensieri, quando mi sono sentita chiamare:” Carlotta, come va??”
Mi volto…era Claudio, un mio amico di Bologna, compagno di tante corse e maratone. Lui era partito più indietro di me con la terza onda, mi aveva raggiunto….

E da quel momento è iniziata la mia gara.

Ho pregato Claudio di non rallentare, di andare con il suo ritmo, di non sacrificarsi per me, ma non c’è stato verso.

Mi ha convinto a continuare, mi ha sgridato quando dicevo che volevo ritirarmi, mi ha raccontato le barzellette, mi ha fatto sorridere, mi ha riparato dal vento,mi ha preso l’acqua ai rifornimenti, mi ha stretto la mano, mi ha dato l’integratore energetico, mi ha portato piano piano al traguardo… senza il suo sostegno non ci sarei mai riuscita.

E’ stata una Roma-Ostia bellissima, perché in un momento non facile della mia vita è stato meraviglioso riscoprire il significato della VERA AMICIZIA.

Grazie Claudio, veramente di cuore.

Carlotta Zamparelli