Quando corsa e solidarietà si vestono di orange di Maurizio Zacchi, 14/11/2017
Un sorridente Domenico Liberatore sui sentieri del Parco delle Sabine (Foto di G. Bartolini) All’incirca quattro anni fa correvo come mio solito nel Parco delle Sabine, con la mia classica andatura caracollante, quando mi si avvicina un “losco figuro” e incurante del mio stato catatonico, mi comincia a parlare di una gara che si svolge proprio in quel Parco. Quel giorno sentì per la prima volta nella mia vita parlare della Maratonina di Sant’Alberto Magno. Quel losco figuro era un certo Carmine Petracca un autentico stalker del podismo romano.
Fu una sorta di “colpo di fulmine” e da quel giorno le mie strade si incrociarono con quelle di questa bellissima manifestazione organizzata sapientemente da quel losco figuro di cui sopra dietro il quale si muove un manipolo di volontari tra i quali spicca certamente tutta la sua bella famiglia.
Questa Maratonina mi ha fatto capire che le manifestazioni podistiche possono essere caratterizzate da grande serenità, che si può correre e competere anche senza un chip, e si può destinare la quasi totalità dell’incasso di una corsa ad iniziative solidali, e che tutto questo si può realizzare con meno di 200 partecipanti.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario avere tanti amici, che ti aiutano a comprimere i costi dell’organizzazione, il sopra citato manipolo di volontari, motivati a raggiungere un obiettivo, la creatività e la vulcanicità di un personaggio come Carmine.
Una delle chiavi del successo di questa Maratonina è la Podistica Solidarietà, sempre presente in forze. Se dovessimo attribuire dei colori alla Maratonina di Sant’Alberto Magno, dovremmo scegliere il verde e l’arancione: verde come il Parco delle Sabine e arancione come la Podistica Solidarietà.
Permettetemi di ringraziare tutti gli orange presenti, a partire dal Presidente Pino Coccia, un autentico numero 1, come attestato dal suo pettorale.
Quando mi chiedono di parlare della Maratonina di Sant’Alberto Magno dico sempre che si tratta di una “corsa di altri tempi”, anche in virtù della sua organizzazione “alla buona”. Qualcuno potrebbe interpretare questi giudizi con una connotazione negative, mentre per me sono dei grandi complimenti, perché è proprio questo lo spirito che caratterizza questo evento, e lo rende “unico”.
Vorrei che tutti potessero vivere l’esperienza di preparare il percorso insieme a Carmine, osservare la passione con cui cura ogni dettaglio per evitare che i podisti possano confondersi, ogni volta con gli stessi dubbi e le stesse certezze.
Prima di finire permettetemi di riservare un applauso al nostro Domenico Liberatore, che ha bissato la vittoria della scorsa edizione, e ad Eleonora Bonanni, giunta al quarto successo consecutivo. Ma un caloroso applauso va a tutti i partecipanti, dal primo all’ultimo, perché ci hanno onorato con la loro presenza e ci hanno permesso di raggiungere il nostro obiettivo solidale.
Ma l’applauso più grande va alle “signore” che curano il ristoro finale, il risultato di una settimana di intenso lavoro. Grazie a loro i nostri podisti possono reintegrare le scorte di glicogeno smarrite sui sali-e-scendi del Parco della Sabine.
Non resta che darci l’appuntamento per il prossimo anno con la Maratonina Sant'Alberto Magno, senza però dimenticare la prossima edizione della Race for Children, la corsa gemellata con la Maratonina, che si correrà domenica 13 maggio 2018, la domenica della festa della mamma.
La Race for Children è organizzata dall’amico Paolo Germano, che quest’anno ha fornito un contributo importante per il successo della Maratonina.
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Maurizio Zacchi
Il nostro NUMERO UNO Pino Coccia!!! (Foto di G. Marchese) Gara: Maratonina di S.Alberto Magno [TOP] (11/11/2017) SCHEDA GARA |