Anche se ci si potrebbe fare ugualmente una fiction familiare o un bel reality, in questo caso si tratta di un programma per avvicinarsi alla Maratona.

Il metodo Cesarini consiste in:
- avere poco tempo per allenamenti seri e "lavori in pista" durante la settimana
- avere la faccia tosta di seminare la famiglia la domenica mattina ("io vado a correre con zia mentre dormite, va bene, no?")
- avere la pazienza di cucinare, fare bucati, preparare e scrivere documenti di lavoro, curare i gatti tra le 22 di sabato e le 6.30 di domenica.

Se avete fatto questo, ecco cosa diventa possibile in un mese:

1. Una mezzamaratona tondo tondo attorno al lago di Vico, bellissimo scenario con noccioleti, sole autunnale e riflessi sul lago. Partenza e arrivo da un prato, con servizi e ristoro come un podista sogna. Qui conosciamo nuovi amici che poi ritroveremo nelle gare successive. Ognuno con qualche gara speciale in mente (Istambul, New York..)

2. Una mezzamaratona a Sabaudia, con la torre del Ventennio usata per attaccarci fogli con nominativi di atleti (liste di proscrizioni? Caduti al fronte?). Poi la sorpresa del lungomare in salita e le premure degli organizzatori che ci hanno messo l'ambulanza alle calcagna e persino chiesto al 19 km "ce la fate a finirla?"..

3. Poi una 10 km a Fiumicino, con le gambe che si aspettano la salita e vanno, inaspettatamente!

4. Quindi il grande 30! A Ostia, domenica mattina di sole. È il punto d'arrivo del Metodo Cesarini... e merita più dettagli.

Inizialmente l'impegno è trovare le taglie giuste della maglietta ufficiale per gli atleti della Podistica, con Gianfranco che ha preso pettorali e raccoglie soldi. Tutto sommato, adesso potremmo metter su una bancarella d'abbigliamento..

Partenza lenta, chiacchierata e divertente. Il percorso lo conosciamo, è dal 1976 che gravitiamo attorno al la via dei Pescatori. Ma è immensa la sorpresa di attraversare gli Scavi di Ostia Antica e percorrervi più km... Bellissimo, emozionante.. siamo tutti entusiasti, ci sono i turisti che fanno il tifo e ci fotografano.

Poi tratti noiosi, quindi tratti più impegnativi, nel senso di slalom tra auto che ci investono e cagnolini con interminabili guinzagli che attraversano mentre passiamo noi.

Siamo in pineta mentre superiamo il cartello dei 21 km. E perché tanti si fermano? Scopriamo che volevano fare una mezza.. E scopriamo che la nostra mente era gia' oltre quella distanza, e che per tutto il tempo, per la prima volta da quando corriamo, ha contato di 5 in 5 km...

Ultima cinquina quindi. Non siamo sole, c'è un premuroso ciclista dell'Ostia in Bici, angeli custodi a pedali con acqua e sorrisi per noi. Incontriamo guerrieri in abiti medioevali, ci guardiamo dai nostri mondi cosi diversi.

Siamo contente, soprese dell'avercela fatta in buone condizioni, solo le articolazioni protestano un po'.. Siamo allo Stadio, maledetto giro interno e al traguardo!!!!!!

Felici e desiderose dei tre essenziali elementi nel post gara del Metodo Cesarini: acqua, sali minerali e infradito!!

Allora, fatto 30, si fa 31, forse 35... Al prossimo lungo. Tutte strade (delle gare) portano a Roma e alla sua maratona!