21 km che…scottano di Maria Teresa Fiorentino, 25/02/2008
Checco De Luca primo dei nostri al traguardo (foto di Patrizia De Castro) Scriverai il resoconto? mi chiedono all’arrivo.
Non rispondo e non perché voglia ignorare la domanda.
Scrivere il resoconto è faccenda delicata stavolta. Scottante ….direi.
Immaginate (voi uomini dovete fare un piccolo sforzo di immaginazione in più) di guardarvi allo specchio tre giorni prima della gara e due giorni prima di una cena 'impegnativa' e di scoprire di possedere un colorito verdino e, per conquistare sembianze meno venusiane, vi venga voglia di farvi una lampada.
Immaginate di sottoporvi a questa tortura per ben dieci minuti e di scoprire che dai tubi luminosi invece dei raggi UVA sono usciti dei raggi GAMMA che vi hanno ustionato il fondoschiena, immaginate ora di veder s-fumare anche la tanto agognata cena (compagnia, posto e menu favolosi) vista l’impossibilità di stare compostamente seduta. Immaginate di sfogare quindi la vostra indignazione, pulendo forsennatamente casa (uno dei miei soprannomi è Mastro Lindo). Quale pensate possa essere il vostro risveglio la mattina della gara?
Se non riuscite ad immaginarlo ve lo dico io: potete svegliarvi oltre che con le ustioni, con un braccio che riuscite a tenere solo alzato (in memoria dei vetri lavati) stregua Statua della Libertà (Arianna non ridere).
Immaginate anche che vedendo il pettorale, nonostante tutto, vi venga voglia di appuntarvelo e improvvisamente vi venga tanta voglia di ESSERCI COMUNQUE!!
Immaginate di avere lì ad aspettarvi e a fare il tifo vostra Sorella, il Pirata Marco, il Prode Romeo,Wonder Woman Aleksandra , Achille piè Veloce Valter, la Campionessa Fiorella, il Campione Agnoli, il Direttore Filippo … voi non potete proprio fare a meno di ESSERCI e così.. anche se in ritardo per foto e consegna borse arrivate allo start.
Immaginate ora di correre cercando di non pensare alle fitte, e, anche se si aggirano nella vostra mente Girolamo Savonarola o Giordano Bruno, di non poter fare a meno di ridere sentendo il podista calvo che dice al fotografo: “Ahò se me fai la foto me pettino con la riga in mezzo”, o guardando l‘espressione esterrefatta di chi porgendovi generosamente e compostamente dell’acqua non vi vede berla, ma versarla precipitosamente sul fondoschiena, oppure ascoltando chi, dopo avervi sentito cantare (per non piangere)vi urlava “Ma che te sei ingoiata un disco? e corri no!!”
Voi sapete che le risate sono catartiche. Potete facilmente immaginare allora che riescano ad aprire le finestre dell’Anima e vi facciano dimenticare il corpo che indossate e quando la stanchezza rischia di far girare l’interruttore sul buio, vi diano la forza di aggrapparvi al “dai mariateresa” di Tonia e Aleksandra e al sorriso e al cognome di Bellacosa.
Immaginate infine superato il traguardo di sentirvi come un superstite da guerra chimica, voi il resoconto lo scrivereste? Fatemi sapere...Io lo sto facendo, dopo qualche ora certo, e non perché, come sempre faccio, voglia sottrarre i miei pensieri alla caducità della clessidra, ma, stavolta,per dirvi, cari podisti che mi leggete, che state diventando pezzetti importanti nell’affollato puzzle della mia vita e che vi abbraccio tutti nel cuore.
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Maria Teresa Fiorentino
Maria Teresa Fiorentino (foto di Patrizia De Castro) Gara: Roma Ostia Half Marathon (24/02/2008) SCHEDA GARA |