A L’Aquila non potevamo certo mancare per dare la nostra dimostrazione di affetto a tutti gli amici abruzzesi che ci hanno lasciato e a quelli rimasti che da oltre un anno stanno lottando per ristabilire delle condizioni di vita decenti e per poter tornare nelle loro case semidistrutte dal terremoto.

E a L’Aquila abbiamo così ottenuto un risultato sportivo e solidale prestigioso a dimostrazione di quanto grande sia il senso di solidarietà che anima gli appartenenti al nostro gruppo sempre presente in manifestazioni sportive che fanno della solidarietà il motivo dominante.

Record di partecipazione ad una gara fuori regione per gli atleti della Podistica Solidarietà, ben 83 gli orange che hanno tagliato il traguardo in quel di Onna e si sono così aggiudicati il 2° meritatissimo posto in classifica, tra 209 squadre provenienti da ogni dove e il relativo rimborso spese di 800 euro.

La trasferta era iniziata da Roma alle 7,15 con appuntamento presso la nostra sede, sistemazione sui due bus, uno dei quali noleggiato dalla Podistica e partenza alla volta di Tivoli per far salire i nostri amici Tiburtini che erano li ad attenderci.

Dopo circa un’ora e mezza di viaggio entriamo nella Città de L’Aquila, una città deserta senza voci e senza vita, isolata, circondata ovunque da transenne e divisori per impedire l’ingresso ai suoi abitanti, ovunque palazzi puntellati e stanchi di stare in un equilibrio precario, poche le tracce di vita solo qualche anziano e qualche militare a tutelare l’incolumità dei pochi rimasti, un paesaggio spettrale.

Poi l’arrivo in piazza Collemaggio vicino la famosa e omonima Basilica, di li a poco saremmo partiti per raggiungere l’abitato o quel che resta di Onna, all’arrivo oltre 2000 gli atleti che hanno portato la loro testimonianza di affetto e collaborazione a tutti gli abruzzesi, atleti provenienti da ogni parte d'Italia nonostante il freddo e un cielo che minacciava pioggia.

Al termine della gara pasta party per tutti, premiazioni e ritorno a casa, ritorno alla normalità, ritorno alle nostre case con un nodo in gola e la speranza che a breve anche gli amici terremotati possano tornare nelle loro case.

Lo sport e in questo caso il podismo hanno trionfato in nome della solidarietà.