Resoconto del Morenic Trail di Pietro Cirilli, 18/10/2010
Pietro Cirilli e i suoi compagni di Avventura Non è vero che “non c’è due senza tre”, infatti, dopo l’abbandono alla Lavaredo Ultra Trail (al 63° km perché “lungo” al cancello) e il ritiro alla Courmayeur-Champex-Chamonix UTMB (al 41° km per crisi di freddo) sono riuscito a portare a termine un trail da 100: il Morenic di 109 km in tappa unica con 2.280 m. di dislivello positivo e 30 ore di tempo massimo, alla sua prima edizione.
Sabato 2 Ottobre 2010 alle ore 7,00 sono partito da Andrate (TO) destinazione Brosso (TO), con la speranza di attraversare .… “le morene del ghiacciaio Balteo, seguendo il filo di cresta dell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea ai piedi della Valle d'Aosta, ossia seguendo l'orma del ghiacciaio Balteo che migliaia di anni fa, scendendo dalle montagne valdostane nella pianura canavesana, accumulò i depositi glaciali che oggi formano le colline moreniche nei dintorni di Ivrea” …. almeno questo promettevano gli organizzatori.
Beh per i primi 20 km niente di tutto ciò ma solo nebbia fitta e pioggia, leggera ma continua. Poi, in effetti, con il diradarsi della nebbia, ho potuto godere della vista di un paesaggio suggestivo caratterizzato da boschi (tanti), vigne, laghi, borghi, castelli, santuari, piccole chiesette e massi erratici posti in cima alle colline moreniche, complice anche una temperatura non troppo fredda e quindi gradevole.
Degno di nota il ristoro, per me notturno, del 65° km a base di ottimi fusilli al pomodoro, mortadella, frutta e BIRRA!!
Il percorso non ha presentato particolari difficoltà tecniche essendo tipicamente collinare più che di montagna, compreso tra i 300 e i 900 m. s.l.m. La grande incognita, invece, era rappresentata dalla lunghezza del tracciato e dal fatto di dover trascorrere una notte in piedi e di corsa (l’i-pod fa miracoli).
Ma è andata bene. E’ andata bene perché sono riuscito a finirla (anche se con il poco lusinghiero tempo di 27 ore e 3 minuti), perché ha rappresentato una significativa esperienza per le future gare di pari distanza ma con dislivelli positivi superiori, perché è stata una formidabile occasione per testare i materiali, la mia tenuta fisica, l’alimentazione durante lo sforzo, la resistenza al sonno e il controllo delle situazioni critiche di stanchezza fisica e psicologica. Insomma, un’importante tappa di avvicinamento verso gli ultratrail di montagna (magari insieme a qualche Orange).
Pietro Cirilli
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Pietro Cirilli
Pietro Cirilli alla Blood Runner Gara: Morenic Trail (02/10/2010) SCHEDA GARA |