Il 24 luglio scorso ho partecipato alla terza edizione della “Enego Marcesina”, una splendida mezza maratona che si svolge sull’altopiano di Asiago lungo un anello che si snoda sulla piana della Marcesina e che attraversa il territorio di due province (Vicenza e Trento), nei Comuni di Enego e Grigno.
Il percorso è qualcosa di veramente stupendo: si corre su tracciato misto (parte sterrato e parte asfaltato) circondato da meravigliosi pascoli e alpeggi, attraversando boschi bellissimi di abete, tra malghe e ritrovi per chi pratica lo sci di fondo e d’estate il normale escursionismo.
Non si tratta della classica gara di montagna, perché il dislivello è del tutto accettabile (giusto lo “strappetto” finale al 19° chilometro, la cosiddetta “Forcellona”, è un po’ duro) e si presta ad una corsa sciolta e non “estrema”. Il che ti permette di assaporare la “gioia” della gara e “abbeverarti” della bellezza di un paesaggio meraviglioso e di un’aria che ti riempie di gioia e benessere.

Perché tanto “entusiasmo”? Perché si tratta di una manifestazione “nuova” e “moderna”, nel senso che fuoriesce – nel suo spirito – dai soliti “stilemi” che caratterizzano le manifestazioni ormai classiche, in cui la gente partecipa soltanto per dire “c’ero anch’io”, con buona pace del vero spirito podistico, che vuole unione fra le persone e tra queste e l’ambiente che le circonda. Organizzazione perfetta (rifornimenti fin troppi, assistenza ineccepibile, ecc.) e cordialissima. Spero che la Podistica funga da “cassa di risonanza” di questa manifestazione, e che il prossimo anno una consistente pattuglia di “orange” abbellisca con i propri colori ed il proprio entusiasmo la nuova edizione della gara.