La mia prima maratona non è stata esattamente come me l'aspettavo...

È stata molto di più.!!.. : è stato un vortice di emozioni, di sofferenze, di pensieri e di persone che difficilmente dimenticherò.
Ricorderò l'euforia della foto di gruppo pre-gara e l'adrenalina di tutti gli orange.

Ricorderò le chiacchiere e le impressioni con gli amici Alberto Lauri e Federico Maura sugli scalini di Via dei Normanni.

Ricorderò l'attesa della partenza dalle retrovie con un fiume di persone davanti, insieme all'amico Giuseppe Francioso.

Ricorderò lo sparo dello start, e io che mi fermo a 20 metri prima del via e faccio pipì su un cartellone con la pubblicità di una nota marca sportiva, col tempo che scorre...

Ricorderò l'incoraggiamento di Federico che incontro nel percorso.

Ricorderò soprattutto tante tante persone che mi hanno salutato per la mia canotta orange e che mi hanno dato la carica..

Ovviamente ricorderò i miei bambini e Daniela che mi aspettavano a Piazza Venezia.

Ricorderò infine la sofferenza degli ultimi 5 km, quasi passeggiando a Via del corso.. (se avessi fatto shopping c'avrei messo di meno).
Ricorderò me quasi fermo a 300 metri dall'arrivo con il ginocchio a pezzi e la voce del grande Pino ad incitarmi come sempre.

E ricorderò per sempre il MALEDETTO MURO contro cui sono andato a sbattere per inesperienza, ma che non mi ha impedito di chiudere la gara dignitosamente.

E se ho superato il muro è stato, oltre che per me stesso e per la medagliona, soprattutto per il pensiero di far parte di un gruppo "vero" fatto di persone, atleti, fenomeni, tapascioni, che amano la maglia orange e non devono deludere mai...

Un saluto a tutti gli amici della Podistica

Alberto Botta