La mente libera di volare nei pensieri più inconsci viene d'improvviso scossa da un rumore battente, gli occhi si aprono e una tenue luce soffusa invade la mia stanza, le gocce di pioggia si susseguono sempre più impetuose spingendo un fresco alito di vento dalla finestra.
Con questa sveglia naturale inizia questa domenica mattina, il primo pensiero è rivolto ai compagni di squadra che ieri hanno iniziato la loro avventura, su mysdam iniziano a comparire i nomi della podistica, molti di loro li avevo già visti ieri sera nei passaggi intermedi ed adesso ho conferma della completezza della loro impresa.
Definitivamente sveglio mi alzo e preparo tutto il necessario dentro il solito ed inseparabile zaino NB della Maratona di Roma, appena varco la soglia di casa mi accorgo che il cielo è grigio piombo, il vento che smuove le cime degli alberi ... speriamo rimanga così la giornata ...
Questa volta siamo solo io e Ombretta, Paolo costretto ai box da un ginocchio un po’ sofferente, arriviamo a Villa Adriana e nella ricerca di un posto per parcheggiare sfodero tutte le mie conoscenze del posto.
L'atmosfera è carica di tanti runners, pare che oggi non ci siano tantissime gare in giro quindi si saranno riversati tutti qui! Subito incontriamo le TOP Annalaura Bravetti e Paola Patta che ci accolgono con un grande sorriso e ci indicano dove è stato posizionato il gazebo Orange.
Troviamo ad accoglierci il Presidente e Francesca Testi che mi saluta e mi passa la busta con il mio pettorale ... oggi molto simbolico ed impegnativo ... pettorale numero 1!

Oggi sarà una gara in cui l'impegno sarà sempre ad alti livello ma che potrò godermi con un po’ più di tranquillità. Mi infilo la canotta Orange, attacco il pettorale e sono pronto per andare a riscaldarmi, uscendo dal gazebo incrocio I TOP Alberto Lauri, Emiliano Cicerchia, Andrea Mancini che oggi giocano in casa, infine ecco che scorgo da lontano la figura di Giuseppe Zagordi! Finalmente dopo un lungo periodo di assenza ritorna alle gare.
Espletata la foto di rito, inizio assieme a Domenico Nuzzi e Cristina Maurici il lungo riscaldamento che ci traghetta all'ora della partenza ... partenza che subisce un lieve ritardo causa spostamento di autovetture ... un po’ di malumore generale visto che più tempo si fa passare e meno efficienza si conserva sui muscoli.



Poi finalmente ecco che siamo pronti e si parte! Questa volta me la prendo con tranquillità e lascio scorrere gli scalpitanti concorrenti che si erano piazzati in prima fila, dopo la stretta svolta a destra inizia il lungo rettilineo in salita, le gambe prendo il ritmo ed inizio ad entrare nel mio ritmo.
Dopo un primo km veloce (3'40"), inizia il caratteristico saliscendi all'interno del centro abitato in cui mi alterno con la posizione con Massimiliano Rossini, che oggi mi sembra abbastanza in forma, un piccolo contatto fortuito ... poi la stretta di mano, un incitamento e si continua.
Scorrono così i primi 4 km che ci riportano a passare di nuovo sotto al gonfiabile, oramai sono riuscito a stabilizzare il ritmo e mi dirigo seguendo il lungo serpentone verso l'ingresso della Villa Adriana, qui ci accoglie una lunga e tosta salita che impone un accorciamento del passo, in questo frangente riavvicino Massimiliano.
Dopo la salita entriamo dentro i ruderi della Villa, percorso simile a quello coperto dalla “3 Ville Run” dell'estate scorsa ma percorso in senso inverso, mi giro e vedo la sagoma di Paola, la chiamo a gran voce e la incito a superarmi e raggiungere Emiliano che ci precede di qualche centinaia di metri.
Il percorso è tortuoso e continui cambi di pendenza mettono a dura prova le gambe, usciti dalla Villa riprendiamo l'asfalto e ci dirigiamo in direzione della zona industriale, percorrendo i miei vecchi tracciati di allenamento, finalmente dopo tanto tribolare e quasi al sesto km incontriamo il ristoro, prendo un bicchiere al volo e mando giù un po’ d'acqua.
La giornata nonostante le nuvole è molto calda e umida e il clima della zona non ci aiuta molto, al settimo km vengo affiancato da Annalaura, cerco di rimanere concentrato ma senza esagerare, oggi come già detto non è gara da personale ma per divertirsi.
Percorrendo la zona industriale cerco di mantenere a distanza Annalaura e già inizio a fare il countdown per la fine, mancano solo 2 km ma ancora l'ultima ascesa da coprire, ascesa che arriva dopo il nono km e che pesa molto sulle gambe, la affronto cercando di non perdere il ritmo, poi quando arrivo finalmente sul traguardo scorgo il presidente che mi immortala sotto al gonfiabile.

Qui sembrerebbe tutto finito, vado a restituire il chip, prendo un po’ di acqua, il pacco gara e mi rifocillo, poi deposito le mie cose al gazebo, rovescio il pettorale e armandomi del miglior Spirito della Podistica inizio a percorrere a ritroso il percorso di gara alla ricerca delle mie Ladies da supportare.
Alla fine della discesa trovo Ombretta e Cristina che si sono da poco ricompattate, faccio un rapido dietrofront e le accompagno, le incito a gran voce e l'effetto sul traguardo è una progressione che lascia tutti con gli occhi sgranati.
Sembra finita qui ... invece no! torno ancora una volta indietro e sempre alla fine della discesa trovo Francesca Testi, la affianco e percorro con lei tutto il tratto che la separa dal traguardo ove la spingo a superare due concorrenti che può e deve superare.
Finita? No! ancora una volta si torna indietro, cercando di non dare fastidio a tutti i runner che stanno arrivando, finisco la discesa svolto a sinistra e guardo lontano ... ed eccola! La riconosco è lei! Serena Latini che mi aveva promesso di partecipare solo se fossi andato a riprenderla sul percorso.
Una promessa è una promessa, quindi onoriamola! Le vado incontro, la prendo per mano e la accompagno così lungo tutta la salita, il suo respiro è molto affannato, sta pagando parecchio lo sforzo profuso (del resto anche lei triatleta, questa mattina non aveva niente di meglio che fare un combinato bici-corsa: 40 km prima e 10 adesso!!!) cerco di sostenerla moralmente, consigliando anche una giusta respirazione.
Poi eccoci finalmente avvicinarci al traguardo, una piccola accelerazione e immortalati dal presidente Pino tagliamo il traguardo in una maniera che sino ad ora non avevo mai sperimentato, divertendomi e dando supporto morale a chi ne aveva bisogno, nel pieno spirito della Podistica Solidarietà.