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14 nani affrontano il gigante
di Romano Dessì, 08/06/2011

E le stelle stanno a guardare: è così cari amici solidali, la meraviglia di un cielo stellato, che, ti toglieva il fiato fino a farti fermare, e non pensare più alla competizione che stavamo facendo.

Una meravigliosa combinazione di sentimenti che ti invadevano l'anima, e che ti facevano sentire piccolo in confronto alla natura. Tante volte maltrattata dal suo stesso abitante.
L'uomo si dovrebbe vergognare ed ogni tanto, invece di stare a distruggere, fermarsi a guardare l'orizzonte pensare alla sua stupida ottusità.

E le stelle stanno a guardare, questa interminabile fila di persone che partite da Firenze tentano di arrivare a Faenza.
Queste persone che inseguono un sogno, che per molti è irrangiungibile ma non impossibile, tutta questa fila di persone che alla fine meriterebbe il primo posto in classifica, perché tutti dal primo all'ultimo si sono classificati PRIMI. Chi faticando di più chi meno.

E le stelle stanno a guardare, questi 14 nani con la canotta arancione che si avviavano verso Faenza, 12 corridori un marciatore e un ciclista: cosa poteva pensare in quel momento una delle tante stelle che ci ammiravano da quello sterminato firmamento? Bravi ragazzi continuate così, perché è così che vi vogliamo, temerari ed indomiti, decisi a tutto.

E le stelle stanno a guardare, quel senso di nostalgia o di rimpianto che si sente dentro al cuore dopo l'arrivo, come se ti mancasse qualcosa, come se ti rendessi conto che quello che hai fatto va al di la di ogni tua aspettativa, che tutto quello che hai vissuto, dalle stelle ai dolori che inevitabilmente affioravano non ci saranno più.

Perchè la 100 km ti regala ogni volta sensazioni differenti, emozioni che solo tu puoi capire, e a raccontarle perdi solo tempo, perché tali emozioni le vivi solo tu e nessun altro.

E le stelle stanno a guardare, come nella Notte sul Monte Calvo, il giorno prevale sulla notte e come per incanto le stelle si spengono, lasciandoci nel nostro cuore quel senso di pace e di libertà che abbiamo assaporato fino all'arrivo.

Con questo ne approfitto per dire tutti quelli che hanno finito, ma anche quelli che per vari motivi non sono riusciti, sono stati degli eroi.

Sconosciuti ma eroi.

Con questo vi saluto il vostro marciatore Romano


Gara: 100 Km del Passatore (28/05/2011)

SCHEDA GARA



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