L’ombelico sporgente di Attilio Di Donato, 17/03/2009
Massimo Pace Oggi parto tranquillamente per Villa Ada alle ore 6 e qualcosa (che cosa? Bo…. va be…)
Tra qualche mese invece partirò tranquillamente (spero) ad un ora imprecisata per l’ospedale più vicino per “ridurre la pancia” ( ri-spero ).
Ma non può essere così: me lo sento. Sono dimagrito di mezzo chilo, confermato dal fatto che adesso non esiste più l’attrito che c’era fino a un mese nelle curve fra il mio ombelico e il volante della macchina.
Praticamente i due soggetti non sono più a contatto. Buon segno. Anche perché stavo consumando tutti i maglioni!
Dicevo: parto tranquillamente e arrivo verso le otto all’entrata sbagliata di Villa Ada, parcheggio nel punto sbagliato e vado al laghetto sbagliato. Tutto ok quindi.
Capisco tutto quando il presidente mi vede e mi vede arrivare dalla parte sbagliata. Capisce tutto a volo lui, (altrimenti sarei io il presidente no?) e mi sistema con una occhiataccia. Punto.(non la mia macchina:.).
Io senza gazebo non so cosa fare prima della gara e allora mi son messo a confabulare con Giulia.
Se sapessi cantare le dedicherei tre canzoni: 3 canzoni: “brava Giulia” di Vasca Rossa, “Giulia” di Gianni Torni e “Giulia” di ….Vendetti sta canzone e feci un sacco di soldi.
Invece non ho cantato (sono un tipo taciturno) e proprio oggi era il mio turno di tacere.
Parliamo della gara. Alla partenza stacco subito il presidente che arranca, ma era colpa del terreno stavolta, altrimenti ….va be…
I primi chilometri però sono a pannaggio del presidente (ma che è sto pannaggio? Quello che succede quando si attacca il fiato sui vetri? Sul vocabolario non lo trovo….), poi io e Giulia ci involiamo lungo il sentiero alla fantastica andatura di 6 a km e superiamo tutte le lumache amatrici che incontriamo lungo il nostro cammino.
Poi supero il presidente che mi promette che se la prossima volta se mi faccio superare da lui mi regala un sito tutto per me, visto che scrivo come Ivano… ehm….volevo dire che scrivo come uno scrivano.
Percorriamo il tragitto fatto di terra battuta e da battere. Arriviamo alla fine appaiati e torno a casa.
Se non fosse che in classifica mi ritrovo con due secondi di vantaggio grazie alla pancia la storia finirebbe qui, e il chip era proprio sull’ombelico e per giunta sporgente.
Ciao a tutti Attilio.
|
Attilio Di Donato
Elisabetta Briguglio (foto di Giuseppe Ardizzone) Gara: CorriAMO per il volontABIO (15/03/2009) SCHEDA GARA |