Indiana Jones e la Corsa sul Tevere di Maurizio Zacchi, 16/04/2012
L’obiettivo di Vivicittà in questa edizione rinnovata era quello di porre l’attenzione su quella che è una delle principali risorse della nostra città, ovvero il Tevere, immaginando l’importanza di un suo completo recupero anche in chiave di sport e tempo libero.
Ecco quindi il nuovo percorso della Vivifiume, progettato sulle banchine del “biondo Tevere”, con il primo tratto che segue la corrente dell’acqua, abbastanza confortevole, e un secondo tratto, in risalita rispetto alla corrente, che si è trasformato in un’esperienza avventurosa su un fondo già complesso di suo, ma trasformato in un’autentica palude dalle piogge dei giorni precedenti. Gli amanti del cross, orfani della Caffarella, sono stati adeguatamente compensati con questo tratto di percorso degno di un “Cross Britannico”.
Nei tratti più complessi, in mezzo ad una sorta di giungla cittadina, qualcuno giura di aver visto coccodrilli e pitoni, e di aver immaginato, almeno per un giorno, che quel tratto di Roma, possa tornare a essere un patrimonio della città e non solo delle “pantegane”, che oggi sono state costrette ad andare in trasferta.
La festa di sport organizzata dalla UISP Roma si è arricchita anche delle gare internazionali di canottaggio e della manifestazione dedicata al “Mini-Volley” che si è svolta nei giardini di Castel S. Angelo.
Certo, organizzativamente si poteva fare di più, soprattutto prestare maggiore attenzione ad alcuni particolari, magari con qualche addetto in più sul percorso, ma trattandosi di fatto di una prima edizione, possiamo pensare che prestando attenzione alle critiche mosse da alcuni podisti, specialmente gli ultimi che sono stati abbandonati a se stessi, si potrà migliorare molto nelle prossime edizioni.
Sarebbe infatti un peccato non ripetere questa esperienza negli anni a venire, anche perché il percorso, con le sue difficoltà, è apparso affascinante, con quella sorta di percorso di guerra e con quel finale da Parigi-Roubaix che ha reso ancora più bello tirare la volata finale e superare l’agognato traguardo.
Rispetto al percorso sappiamo che l’organizzazione ha in mente alcune migliorie, che per questioni burocratiche non sono state adottate in questa prima edizione, migliorie che consentiranno di eliminare il principale problema logistico di questa corsa, ovvero l’eccessiva distanza tra la zona di partenza e la zona di arrivo.
Sotto l’aspetto organizzativo dobbiamo fare invece i complimenti alla nostra task-force, i cosiddetti "angeli del gazebo", task-force che ha saputo brillantemente improvvisare di fronte alle difficoltà logistiche, montando i gazebo direttamente sul Lungotevere e garantendo quindi a tutti un solido punto di appoggio che ha coperto tutte le esigenze dei podisti in canotta orange: consegna dei pettorali e dei pacchi gara, spogliatoio e custodia degli indumenti, promozione delle prossime gare, vestizione dei nuovi atleti...
Alla fine della corsa resta la soddisfazione dei grandi risultati dello squadrone orange. Per prima cosa il primo posto di società che vale 500€ di premio da investire in progetti solidali.
Poi ci sono i risultati dello squadrone femminile, con quattro Lady Orange piazzatesi tra le prime 10:
4° posto assoluto per Mariangela Valletta
6° posto assoluto per Laura Cerami
8° posto assoluto per Simonetta Salomone
9° posto assoluto per Stefania Pomponi
Infine i premi di categoria maschili e femminili:
3° MM45 per Fabio Pressi
1° MM65 per Alfredo Corda
1° MM80 per Roi Piermarini
1a MF35 per Stefania Pomponi
1a MF45 per Simonetta Salomone
1a MF55 per Cinzia Agostini
Un particolare plauso a Roi Piermarini, che ha saputo sfidare le grandi insidie del percorso dimostrando le sue qualità morali ed atletiche.
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Maurizio Zacchi Gara: Vivicittà Roma - Vivifiume (15/04/2012) SCHEDA GARA |