Tutto nasce mercoledì 09/09/2015, adunata in pista alla Farnesina per il primo allenamento della stagione con il coach Forrest, un gran bel gruppo orange che si allena unito e compatto, una prima prova per vedere i valori personali, 2000 m tirati alla morte dietro il coach e un risultato che mette in evidenza i miglioramenti di questa annata.
7’02” e un monito da parte del coach:
da adesso in poi io mi aspetto che tu farai i 10 km in meno di 40’ altrimenti te caccio via!, il suo solito modo goliardico di trasmettere le cose funziona come un’iniezione di fiducia amplificata, dentro di me inizio a comprendere che la strada per quei fatidici 40 min è molto corta.
La settimana prosegue con gli allenamenti e poi inizia il lungo week-end di gare, il Venerdì in pista, allo stadio della Farnesina, dopo quasi un’ora e mezza di ritardo causa maltempo ed incidente si parte, 1500 m una distanza a me sempre indigesta, corta cavolo, cortissima 3 giri e ¾ che ti tolgono il fiato, che ti fanno bruciare le gambe, alla fine arriva il traguardo 5’14”,11, un po’ sconsolato me ne vado via anche se tutto sommato confermando quanto di buono avevo fatto a luglio.
Le parole di conforto del Coach al Prosciutto party (
“quanto volevi fa te? 5’ netti, avoja a pedalà!”) mi danno comunque la carica per il giorno successivo, eh si sabato pomeriggio di nuovo in pista, questa volta sui 3000 m gara ancora più dura.
Questa volta mi riprometto di seguire le indicazioni del coach, ma dopo 100 m dalla partenza, le sensazioni buone prendo e vado, tattica kamikaze, i sette giri sono interminabili, ad ogni giro perdo un po’ di velocità ma cerco di tenere duro, fino in fondo ed alla fine chiudo in 11’17”,51 due secondi meglio dei campionati regionali di Luglio.
Questa mattina l’ultima gara del fine settimana, il richiamo del coach ci ha portato tutti a Palombara Sabina per disputare una tappa del cortocircuito, in ballo c’è la prima posizione in classifica, non basta correre, ce la dobbiamo mettere tutta.
Arrivati al campo di gara ci cambiamo, di nuovo io e Paolo, di nuovo fianco a fianco, con le gambe u po’ più stanche, ma con la stessa voglia di fare bene, insieme a noi Ombretta che zitta zitta sta migliorando moltissimo nelle sue gare, speriamo che oggi sarà una bellissima giornata.
Ore 10:11 si parte, prima parte dentro al paese, saliscendi, controllo che Paolo sia dietro a me: “Paolo ci sei?” lui mi risponde: “ci sono ci sono” manco il tempo di fargli finire la frase e parto a manetta, senza remore, senza timori, sarà un avvio troppo veloce e una tattica avventata? Forse, ma in fondo per scoprire i propri limiti bisogna saper osare.
Il primo km scorre velocissimo 3’39”, sento Paolo preoccupatissimo, forse davvero stiamo andando troppo veloci, poi i km che piano piano scorrono, un continuo saliscendi che non permette mai di recuperare, poi ecco finalmente il primo ristoro, mi giro e vedo la figura di Forrest “daje Coach” grido forte, lui mi sente e spero riesca a seguirci.
La preoccupazione per il percorso svanisce quando arriviamo al giro di boa, ormai abbiamo passato la metà, mancano solo due salite, una impegnativa che ci porta dentro gli ultimi due Km, durante questa ascesa sorpassiamo Stefano Pierdomenico, proseguimano.
Ultimo km sento forte la fatica, mi stacco leggermente da Paolo e in quel momento decido di non seguire il suo passo, vedo che ne ha, allora proseguo con il mio passo e gli faccio sentire lo stesso la mia presenza: “daje Paolo, allunga adesso!”
L’ultimo km è duro, durissimo tanto che nemmeno Paolo riesce a staccarmi di tanto, ultima salita, la prospettiva delle case che copre il gonfiabile, una tortura che sembra non finire mai, poi eccolo che compare, Paolo è avanti di 50 m, cerco di tenere duro e gli ultimi 50 m trovo la forza di accelerare e chiudere in 39-esima posizione.
Controllo il gps ed ecco la magia 39’25” era dal 2012, quando avevo ricominciato a fare sport dopo una lunga pausa, dopo essere ritornato dal deserto della Libia, un sogno lungo 3 anni, un muro che sembrava non solo lontanissimo ma anche invalicabile, si è sciolto oggi come la neve al sole in una giornata di primavera: finalmente sotto i 40’!!!
Mi giro e cerco il coach, trovo il suo sguardo, batte il cinque e quando gli dico il tempo mi dice: “lo vedi che avevo ragione! Dajeeeeeeee”, tempo di aspettare Ombretta che arriva al traguardo, di fare un piccolo scarico post gara e dulcis infundo anche il premio come terza, sesto e ottavo di categoria per Ombretta, io e Paolo.
La tattica iniziale che a prima vista poteva sembrare suicida ha dato invece un ottimo esito, anche Paolo come me tira giù il suo personale di ben 37 secondi, anche i suoi timori iniziali sono svaniti con il passare dei km, un pizzico di azzardo è stato infine premiato.
Adesso il cielo viene invaso dalle nuvole, ma ci ha lasciato una mattinata straordinaria e piena di sorprese, questo è PB cercato per tanto tempo, ma la scoperta dei miei limiti non finisce qui.