Un anno con la Podistica di Paolo Oliva, 17/10/2012
Cari Podisti Solidali,
esattamente un anno fa, con la "Corsa delle tre ville" del 2011, è iniziata la mia avventura di podista con questa meravigliosa Società.
Un anno denso di emozioni, nel quale sono riuscito a disputare la bellezza di 20 gare, correndole al fianco di persone generose che non hanno mai mancato di farmi sentire il loro sostegno ed il loro affetto.
Il sito della Podistica è diventato per me un punto di riferimento costante, giornaliero, da aprire quotidianamente alla pari della propria posta elettronica e dei siti più amati. Provo un enorme piacere nel leggere i vari resoconti dei nostri referenti ed ammiro il loro costante impegno volto a portare un po’ di sostegno e tanta solidarietà a coloro che, per un verso o per l’altro, sono meno fortunati di noi
.
Sono altresì molto contento di aver festeggiato il mio primo anno da podista solidale in questa gara di Tivoli dai mille fascini (ed anche, ahimè, dai mille dolori muscolari di cui vi parlerò dopo).
Quest’anno, così come lo scorso anno, il clima è stato più che benevolo, una splendida giornata di sole ha accolto i circa 80 podisti solidali (che hanno conquistato il primo posto di Società – Grandi!!) accompagnandoli nello “storico” percorso che da Tivoli si snoda in direzione di Villa Adriana.
La gara è di quelle veloci, che dopo 4 Km circa di saliscendi all’interno di Tivoli punta diritta in una discesa vorticosa che parte dall’interno di Villa D’Este (che spettacolo!!) per arrivare fino a Villa Adriana, dove un’improvvisa salita, normalmente non irresistibile, ma che abbinata agli effetti dell’esercizio ECCENTRICO (già, ECCENTRICO….avete capito bene) è diventata, per il sottoscritto, non allenato a questo tipo di corse, letteralmente devastante.
Riconosco che a quella salita mi sono dovuto fermare; ciò mi era accaduto solo alla "Corsa del lago di Castelgandolfo", nel tratto iniziale subito dopo l’uscita dal lungo tunnel, ma lì, si era in presenza di uno strappo molto più duro e ripido. E sì che di gare impegnative in salita mi è capitato di farne, la più dura che ricordi è stata la "Corsa dell’Angelo a Montecompatri" dove, dopo una discesa verso Colonna, ci sono circa cinque chilometri di salita impegnativa fino a Montecompatri.
Quest’anno, così come lo scorso anno, il day after è stato terribile dal punto di vista dei dolori muscolari ed articolari ed allora ho fatto una breve indagine da internauta estraendo una breve parte (di cui sotto in corsivo) da un sito che descrive bene cosa avviene a livello muscolare in questo tipo di gare.
Rimando coloro che volessero saperne di più in merito a questo tipo di argomento a dare un’occhiata al seguente sito: www.podisticamessina.com/scienza/maldigambe.htm o ad altri parimenti ben informati.
“Più complesso è il discorso riguardante il mal di gambe che insorge nelle ore o giorni successivi ad una gara o ad una seduta di allenamento più impegnative per durata e/o per intensità. Viene ormai comunemente chiamato D.O.M.S. (acronimo inglese che sta appunto per dolore muscolare ad insorgenza ritardata) ed è conosciuto dai podisti molto meglio che dagli atleti che praticano altre discipline sportive prevalentemente aerobiche quali ciclismo, nuoto o sci di fondo. Il D.O.M.S. infatti è causato principalmente dalle contrazioni muscolari eccentriche. Queste svolgono un ruolo fondamentale nella corsa a piedi, sia nella fase di preparazione all’atterraggio del piede, sia immediatamente dopo l’atterraggio stesso,quando il singolo muscolo si carica di energia elastica per dare più slancio alla contrazione concentrica della fase di spinta immediatamente successiva (cosiddetto ciclo dell’allungamento-accorciamento).
La contrazione eccentrica produce nei muscoli interessati una tensione che è nettamente superiore a quella che gli stessi muscoli raggiungono quando si contraggono in modo concentrico ed in realtà è proprio questa elevata tensione la vera causa del danno muscolare che sta alla base del D.O.M.S.. E’ importante quindi sapere quali possono essere i fattori che condizionano il grado di tensione che i muscoli impegnati nella corsa raggiungono in corso di contrazione eccentrica. Sappiamo per certo che nella corsa in discesa sicuramente vengono richieste ai muscoli delle gambe contrazioni eccentriche con tensioni più elevate che non su terreno pianeggiante, mentre di converso la richiesta di lavoro muscolare in contrazione concentrica si riduce e così anche la produzione di acido lattico; va da sé che tutto questo avvenga in modo proporzionale alla pendenza della discesa, così come va da sé che nella corsa in salita avvenga l’esatto opposto.
Quanto o più delle caratteristiche del percorso, incide sulla tensione da contrazione eccentrica l’elasticità dei muscoli che nella corsa a piedi sono chiamati a questo tipo di contrazione. A sua volta sull’elasticità muscolare incidono altri fattori quali l’età dell’atleta, il suo DNA, la sua sensibilità propriocettiva, la regolarità con cui l’atleta stesso si sottopone agli esercizi di stretching; a tal proposito bisogna però dire che sull’utilità dello stretching nel prevenire D.O.M.S. e danni muscolari da contrazioni eccentriche ci sono pareri discordanti.”
Tutto ciò, naturalmente, nulla toglie al fascino ed alla bellezza della gara e, francamente, l’incommensurabile bellezza che si apre agli occhi del podista all’arrivo all’interno di Villa Adriana ed il generoso rinfresco offerto dall’organizzazione ripagano di tutti i dolori post gara.
Pertanto vi do appuntamento al prossimo anno con la "Corsa delle tre Ville" dove festeggerò, si spera, il secondo anno di podistica.
Un caro saluto a tutti
Paolo
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Paolo Oliva Gara: Corsa delle 3 Ville (14/10/2012) SCHEDA GARA |