La nebbia agli irti colli piovigginando sale.. di Daniela Paciotti, 10/04/2011
Roberto Coccia Stamattina a salire non era solo la nebbia, che poi in realtà è rimasta sospesa a lungo, ma tutti i podisti, me compresa, che si accingevano al giro delle Ville Tuscolane.
Ormai è più di un anno che corro e, nonostante il mio allenamento e il mio allena-mente abbastanza discontinuo, riesco a divertirmi senza farmi male!
Così oggi, rimaneggiata nel mio gruppo di moschettiere, insieme a Francesca, ci siamo preparate a correre (correre?) questa nuova avventura.
Veramente Francesca è sfrecciata avanti a me prima ancora del via e l'ho ritrovata al gazebo, così questa volta i miei sorrisi della partenza erano rivolti solo a sconosciuti.
Non conoscendo il percorso, mi sono lasciata andare ad una corsa molto lenta, poi per un grande tratto, prima di entrare nel percorso delle ville, con una salita che ti obbligava a guardare e respirare, ho camminato.
Poi, come sempre accade correndo, anche quando pensi di essere sola, incontri un volto amico, Roberto, che magari ti supera e poi ritrovi più avanti, oppure semplicemente una sconosciuta alla sua seconda gara in assoluto (bancari!!!) che si affida ai tuoi consigli, che corre con te o cammina con te, che si lascia incitare, trasportare e magari, per un po' (solo per poco) ti supera...
So che lei crescerà molto più di quanto possa crescere io, che poi, in seguito, in altre gare, mi saluterà e mi supererà velocemente.. ma oggi, solo per oggi lei non regge il mio ritmo e per non perderlo, sono costretta a lasciarla indietro, al suo passo.
La corsa, come la vita, è così: si deve andare avanti, nell'alternanza di forze e di resistenze.
Il panorama è bellissimo, le ville mi levano il respiro, in alcuni punti ho l'impressione di essere sola con l'universo e traggo una forza incredibile dal terreno che diventa un tapis roulant: prendo velocità finalmente ci sono le discese e lì io parto alla grande divento tutt'uno con il percorso, sarà che ho le gambe corte, il baricentro basso, o forse perché piego un po' più le gambe, vado giù alla grande!
Guardo il mio tempo, a occhio e croce sto andando a 6/km tanto da recuperare gli 8/km abbondanti della camminata in salita.. Supero Roberto (o è Rioberto che mi dà il passo come un antico cavaliere?) e proseguo la mia corsa.
Eppure non mi interessa la velocità ma la sensazione che mi dà... sento che mi guardano, qualcuno magari si chiederà da dove arriva questa "velocista" che arriva tra gli ultimi.. ma io sono fatta così: lascio sempre qualcosa di non bruciato per il finale e quando passo davanti al nostro gazebo e mi sento chiamare "Daniela.. forza" so che cosa ho in amore e forza dai miei compagni oranges e volo verso il traguardo!!!!!
daniela
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Daniela Paciotti
Daniela Paciotti Gara: Giro delle Ville Tuscolane (10/04/2011) SCHEDA GARA |