Non Solo Running... di Paola Gaito, 26/02/2015
il gruppetto Orange nel pregara Arrivo a destinazione, quando ancora fremono i preparativi e cerco di scorgere canotte orange, perché ancora non conosco nessuno ma so che gli amici della Podistica Solidarietà sono sempre pronti a fare gruppo.
Siamo pochi ma con tanta voglia di correre e per le motivazioni più diverse: c’è chi si allena perché sogna di partecipare alla maratona di New York a Novembre, chi non ha voluto perdersi la corsa che si svolge nel quartiere in cui ha vissuto l’infanzia, e c’è chi come me, ha voluto abbracciare l’intento della manifestazione: commemorare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata, proprio nel quartiere di Roma che accolse gli esuli, nel vecchio villaggio operaio nato per ospitare i lavoratori che avrebbero dato vita alla costruzione dell’Esposizione Universale del ’42.
Prima del riscaldamento non poteva mancare la foto di rito e allora si cerca un volontario per immortalare il gruppo perché tutti vogliono esserci.
Pochi minuti alla partenza, noi della Podistica ci auguriamo una buona gara e ci salutiamo, perché si sa, ognuno ha il suo passo... ci rivedremo al traguardo.
Prima però ci mettono alla prova. In una commemorazione storica non poteva mancare l’Inno di Mameli, solo che alla fine, scherzetto, ci tolgono la base musicale! ma noi abbiamo fatto la nostra bella figura, non ci hanno colti impreparati.
Gli organizzatori ringraziano, i partecipanti alla gara sono raddoppiati rispetto a quelli della prima edizione, nonostante la scelta di un circuito di 5km da ripetersi 2 volte (opzione non sempre gradita agli atleti) e nonostante la concomitante XMilia che ha visto la partecipazione massiccia dei nostri orange.
Si parte, la gara inizia da Via Oscar Sinigallia, dove un tempo vi era l’ingresso del villaggio operaio e prosegue in via Laurentina, dove si scorge il “cippo carsico”, pietra tratta dai campi di battaglia della Prima guerra mondiale, con incastonata una targa bronzea intitolata “ai caduti giuliani e dalmati”.
La gara prosegue per le vie del quartiere intitolate a personaggi giuliani e dalmati, ad eventi che li hanno riguardati o a richiami al tema militare.
Al termine della corsa ci ritroviamo tutti in Piazza Giuliani e Dalmati, alle spalle del Monumento dell’Esodo, opera in mosaico del pittore polesano, Amedeo Coltella, dove gli organizzatori distribuiscono il pacco-gara.
Sempre nella medesima piazza si svolgeranno le premiazioni della manifestazione: questa volta da cornice troviamo il Monumento della lupa romana di Pola, in origine donata da Roma a Pola e portata via dalla città nel 1947 per volontà degli esuli.
Purtroppo non assisterò alla premiazioni perché mi tocca un’altra corsa, quella per raggiungere l’autobus diretto a Latina e che mi riporterà a casa.
Sono stanca, perché alcune delle salite del percorso erano davvero toste, ma felice, perché abbiamo contribuito a dare risonanza ad un evento che si proponeva di dare voce alla memoria storica, per preservarla e trasmetterla alle nuove generazioni, perché tali tragedie non si ripetano in futuro.
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Paola Gaito
il Monumeto dell'Esodo Gara: Corsa del ricordo (08/02/2015) SCHEDA GARA |