MERAVIGLIOSA!

Questo è l’unico aggettivo che può consentirci di descrivere questa gara da correre con le gambe, ma soprattutto con gli occhi, un vero e proprio percorso museale in uno dei centri storici più belli del mondo. Un concentrato di testimonianze storiche e artistiche di quello che è stato uno dei momenti più vividi della storia dell’umanità: il Rinascimento. MERAVIGLIOSA!

Ci si sente quasi in imbarazzo a procedere vestiti con una canottiera striminzita e con dei pantaloncini corti sulle stesse strade che sono state attraversate da uomini come Giotto, come Michelangelo, come Leonardo da Vinci, come il Brunelleschi, di fronte a quelle vestigia realizzate grazie alla visione illuminata di grandi mecenati, come Lorenzo il Magnifico. MERAVIGLIOSA!

Insomma, anche il podista più incallito avrà in alcun momenti allentato la propria concentrazione agonistica distratto da questi scenari incommensurabili. Come nel caso dei due passaggi in Piazza della Signoria, o oppure nel passaggio in Piazza Santa Croce, nel continuo ritrovarsi al cospetto del Duomo o sotto il Campanile di Giotto, scenari di rara bellezza. Travolti da quelle suggestioni ci si aspettava quasi di vedere scendere quelle statue muscolose dai loro piedistalli e di vederle confondersi con il lunghissimo flusso di podisti. MERAVIGLIOSA!

Quel flusso di podisti che è stato circondato da due ali di folla che hanno presidiato tutto il percorso, pronti ad acclamare i corridori consolandoli delle loro fatiche. Tra loro tanti turisti, abituati culturalmente a trasformare ogni evento podistico in un occasione di festa. Alé, Go, Mut… incitamenti in tutte le lingue del mondo con gesti di grande simbolismo, come gli applausi “a scena aperta” o come il gesto di offrire il palmo della mano tesa accompagnandolo con il classico “Give me five!”. MERAVIGLIOSI!

E poi c’è l’Arno, “l’Arno d’argento in cui si specchia il firmamento”, che regala sensazioni di frescura ogni volta che i podisti lo sfiorano oppure lo attraversano, in questa notte molto calda. Uno spettacolo di colori e di grandi suggestioni che rendono questa serata ancora più magica. MERAVIGLIOSA!

Meravigliosa, come è meravigliosa quell’acqua sperata da un idrante che dietro una curva fornisce un momento di grande sollievo ai podisti accaldati.

Meravigliosa come la Podistica Solidarietà, una squadra che ha lasciato il segno della sua presenza anche in questa splendida trasferta in terra toscana. Un segno costituito dalle 24 canotte arancioni che hanno scorazzato per i vicoli fiorentini. Un segno tangibile raggiunto con il premio conquistato da Susanne Kubersky, 14a donna giunta al traguardo. Un segno ancora più marcato grazie al premio di squadra conquistato a dispetto degli oltre 200 km di strada che separano Firenze da Roma. Ottavo posto, davanti a tante squadre locali. Bella l’immagine dell’amico Lino Trabucco (che a Firenze ha realizzato il suo personale) che sale sul podio con uno sguardo che mette in evidenza tutto l’orgoglio di appartenere a questa MERAVIGLIOSA società, un sentimento che in questa giornata tutti noi abbiamo sentito crescerci dentro. Premio anche per Maurizio Mattioli, inserito nella categoria Veterani. Anche Cristiano Giovannangeli ha stabilito il suo personale anche se per adesso è stato "oscurato" dalla classifica TDS.



In questa giornata meravigliosa vogliamo anche citare l’esordio dell’amico David Kevorkian, fiorentino di nascita e romano di adozione, che proprio nella sua città ha vestito per la prima volta la canotta orange.

E poi il finale nel ristorante “I 4 Leoni” (ma non erano 24?), un altro momento di grande serenità nel quale condividere le sensazioni forti vissute in questa MERAVIGLIOSA trasferta fiorentina.