Per una come me che è cresciuta in tempi in cui i bambini aspettavano la Befana, preparando la calza la sera e magari accompagnandola a una letterina e qualche noce, mandarini e acqua da lasciare all'amata nonnina per rifocillarsi, la corsa oggi ha rappresentato qualcosa in più.

Intanto con questa gara sono ufficialmente nelle MF60, quindi tra le "vecchiette" che, proprio grazie alla selezione naturale sono in numero inferiore e soprattutto corrono con un altro spirito, forse anche con un'altra carne (se mi è concessa la battuta).

Poi, correre questa gara, un po' veloce e un po' lenta in un percorso misto, prepara alle imprese dell'anno nuovo, riunendo in sé un po' di resistenza, un po' di trail e un po' di velocità, comincia a presentarmi le nuove possibili avventure del 2013.

Ma, la cosa più divertente per me, che amo misurare me stessa non soltanto sulla corsa, ma anche sul gioco e sulla mia capacità di giocare ancora con il vivere quotidiano, è stata la mia preparazione da Befana.

Era da qualche giorno che studiavo l'abito: doveva essere divertente senza mettermi troppo in ridicolo (non me lo posso permettere); doveva concedermi la possibilità di non rinunciare al mio "nonsochedifemminile", ma senza essere troppo provocante; doveva far ridere i grandi e far sorridere i bambini...ma soprattutto doveva permettermi di correre alla mia velocità!

Così, mi sono dipinta un bel sacco di juta con il logo della Podistica e l'ho riempito di 3 kg di caramelle e un kg di carbone dolce. Ho trovato un paio di calze a rete che ho tagliato alla caviglia, una minigonna da streghetta (con sotto i pantaloncini della podistica), cappellaccio da stregaccia, scopetta spazzaguai di tipo tascabile e sciallone di lana.
Sopra tutto l'immancabile magliettina orange!

Non contenta di questo ho predisposto una grossa torta di "zì Daniela" per gli amici della task force e una più piccola per festeggiare il compleanno di Romano!

Poi, ritirato il mio pettorale, ho cominciato a distribuire caramelle e carboncini ai bambini che incontravo.
Negli occhi colorati e pieni di colore di vita rileggevo i miei occhi di bimba, la felicità di trovare per strada qualcuno che forse magari a casa ha lasciato, sotto mentite spoglie, regali più grandi e più importanti di quelle 3-4 caramelle, ma così reali lì in quel momento!

Mi sono sentita come MaRY Poppins, da un lato speravo di alleggerire il sacco per poter correre meglio, dall'altro il desiderio che le caramelle non finissero mai per poter continuare a regalarle!

E poi, finalmente, correre alla partenza, insieme a Monica Niccolò, insieme per fare il suo migliore tempo!!

E poi, contenta di essere chiamata Befana...ma non ci provate nel corso dell'anno!

E poi, persino pronta al mio solito sprint finale che ci ha fatto superare due ragazzi che non volevano essere battuti dalla Befana (loro non sapevano che le Befane della Podistica sono speciali).
E, infine, salire sul podio come seconda classificata, per tempo in "abito da befana"..che dirvi di più?

Non importa ciò che gli anni segnano sul viso, ma quello che le emozioni imprimono nel cuore di un essere umano!

Auguri a tutti!!