Il mare, ma anche la pioggia e il vento. La storia e il fascino di una città.  'A Maratona e la Podistica Solidarietà. di Paolo Reali, 24/02/2015
  
 Il napoletano Gianluca Piermatteo e la vicentina Maurizia Cunico sono i vincitori della 17esima edizione della Maratona Internazionale di Napoli detta, ‘ a Maratona.  
 
Quest'anno la kermesse, secondo gli organizzatori,  sarebbe dovuta partire da Pozzuoli, ma in realtà così non è stato. Una ventina di giorni prima della manifestazione vado a controllare sul sito il mio nominativo  e trovo con mia  grande  sorpresa la dicitura secondo la quale per motivi di ordine pubblico  la maratona non sarebbe partita più da Pozzuoli, bensì dal centro di Napoli e ciò sempre a causa di quelle maledette partite di calcio che hanno la precedenza su tutto e che fanno slittare tutte le manifestazioni che si svolgono, guardacaso, in territorio partenopeo.   
 
"Nun me fott nente" perché abbiamo prenotato l’ alloggio davanti  la partenza per cui, stiamo a cavallo. Qualche giorno prima della maratona ritengo che  San Gennaro abbia  fatto il miracolo perché il percorso  viene di nuovo stravolto; si torna all’origine.  
 
Dopo aver goduto delle prelibatezze della città e non solo culinarie la mattina seguente di gran lena io e Micaela ci dirigiamo alla partenza del pullman che ci  trasporterà  in quel di  Sant'Egidio di monte Albino  davanti al Lago Lucrino. Devo ammettere che  il pullman ci scarica davanti un bar  in mezzo alla strada poco male, ne approfittiamo per prendere un caffè’ e ripararci dal vento e la pioggia che ci accoglie.  
 
Alle 8.30 puntuali viene dato il via e dopo 2 giri intorno al lago  ci dirigiamo verso la nostra lontana  meta. Le bellezze non mancano e sin da subito attraversiamo l'area flegrea con Pozzuoli, antica città romana, passando accanto al tempio di Serapide e giungiamo così, con alla nostra destra il mare  e tutte le isole del golfo che purtroppo la foschia non ci permette  di osservare al meglio, innanzi a Nisida, isola collegata alla terraferma. 
 
Attraversiamo il sito industriale di Bagnoli con i sui mostruosi stabilimenti  e macchinari mangiati dalla ruggine che in  cuor mio mettono un po’ inquietudine. 
 
Siamo a  Fuorigrotta caratterizzata da uno dei templi del calcio, il San Paolo teatro delle gesta del "pibe de oro"  ora solo indebitato con il fisco italiano. Da qui ci divide  solo un lungo tunnel, per fortuna in discesa, che attraversa tutta la collina del Vomero e siamo nuovamente su viale Caracciolo, dove si intravede la zona dell'arrivo, ma la corsa è ancora lunga,  ivi ci  accoglie un timido sole che illumina Castel dell’Ovo  e ci conduce alla salita verso piazza Plebiscito e da qui il teatro San Carlo, il castello aragonese e poi puntiamo verso piazza Garibaldi.  
 
Mancano solo otto chilometri e  si incomincia  a superare già qualcuno che sta tirando le cuoia, sorry i remi in barca. Si attraversa di nuovo tutta viale Caracciolo per poi tornare indietro e finalmente passare sotto l'arco dell’arrivo. Il percorso è stato sicuramente  straordinario: dai Campi Flegrei,  al Lungomare passando per Piazza Garibaldi ed è stato completamente rivoluzionato rispetto alla tradizione, che ha sempre visto l’arrivo e il villaggio a Piazza Plebiscito.  
 
Pioggia e vento hanno sicuramente condizionato le performance, ma le bellezze ritengo abbiano  stupito e affascinato i partecipanti, oltre 1300 provenienti da 29 nazioni con quasi millecinquecento iscritti, dei quali la metà sulla maratona. 
 
Come in altre occasioni è  stato realizzato un video che raccoglie i ricordi di questa esperienza podistica. È possibile visualizzarlo su youtube con una risoluzione maggiore,  cliccando direttamente sulla clip.  
 
 
 
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 Paolo Reali  
 Gara: Maratona di Napoli (15/02/2015) SCHEDA GARA  |