Se chiedete ad un runner cosa sia il best time BT, vi risponderà
il tempo della migliore prestazione podistica su una ben determinata distanza. Se lo chiedete ad un metereologo magari vi dirà che è l'insieme delle migliori condizioni climatiche di previsione. Se lo chiedete ad un anziano forse cercherà risposte nei ricordi della sua gioventù...
Io, dopo una maratona, quella di Latina di domenica 3 dicembre, vi rispondo che
il best time è il tempo migliore di un cammino, il tempo in cui camminare con un amico, con un compagno, con un cane che amate è un momento (a volte lungo ore) di condivisione che non ha paragone con un "tempo" di velocità.
Domenica, con
Giuseppina, amica di tante corse e di tante avventurose maratone, siamo partite per questa nuova avventura, perché
una maratona è sempre un'avventura, accompagnate dall'immancabile angelo,
Gianfranco, suo marito e instancabile sostenitore.
Ci è stata concessa la partenza anticipata che, a ben ragionare, permette a tanti di rientrare senza ansie nel tempo massimo di una gara pesante come quella della Maratona. Così, in una giornata che ci aveva minacciato pioggia e grande freddo, siamo partite.
Il tempo, mano a mano che percorrevano le strade della provincia di Latina, si apriva ad un bel sole,
nessuno a contestarci, nessuno a prenderci in giro, anzi grandi sorrisi e incitamenti: come dovrebbe essere sempre, ma in Italia non succede quasi mai.
Al nono km ci sorpassa e ci supera un ragazzo poco più che ventenne, con un passo splendido, solo (alla fine il suo 2h24'44' avrà creato un vuoto di oltre 10 minuti con il secondo) Luca Parisi che salutiamo sorridenti, ricambiate.
Poi, i km sotto le nostre gambe aumentano e pian piano veniamo bonariamente sorpassate e incitate da tutti i runners, della podistica e non. Il sole è uscito e sta rendendo quasi primaverile la temperatura, ma soprattutto, ci permette di camminare un po' a fianco, un po' leggermente distanziate, ma vicine.
Ridiamo, facciamo battute, incitiamo i veloci e i meno veloci, quelli in difficoltà e quelli spediti, costeggiamo il mare che ci regala uno spettacolo fantastico e dall'altro lato il lago di Fogliano, lungo un rettilineo praticamente privo di macchine.
I km scorrono e i podisti che ci superano diminuiscono, ma noi siamo ancora insieme ed è un'esperienza bellissima.
Ciascuno di noi conosce il proprio "muro", io intorno al 30 km rallento, ma Giuseppina non mi molla, anzi rallenta la sua andatura per non perdermi, così, piano piano lungo il canale, in mezzo ad lungo sterrato, poi di nuovo su strada.
Ci raggiunge un'amica della Podistica Latina, Roberta, che l'anno scorso, ho avuto la gioia di accompagnare nella sua prima maratona, proprio su questo percorso, ci raggiunge e ci supera e io ne sono felice.
Poi è la volta di Giuseppina (reduce da NY) a dover affrontare il suo muro, proprio negli ultimi km, dove io invece aumento e mi sento più forte...
Man mano che intravedevo il cartello dei km, mi giro e urlo "Dai Giuseppina -4! -3! -2! -1!" Poi la curva, poi il rettilineo finale, lì capisco che potrei fare il mio BT di camminata sportiva, ma è proprio in quel momento che mi rendo conto di una incommensurabile e meravigliosa possibilità:
Percorrere il mio Migliore tempo con Giuseppina.
Rallento, cammino a ritroso, la aspetto, come lei ha fatto prima con me, la prendo per mano e
mano nella mano andiamo a tagliare insieme il traguardo!
Ora chiedetemi e chiedetevi quale sia veramente il BT, il tempo migliore di una gara e io vi risponderò: Il tempo in cui condividi il tuo cammino con una grande amica!