Due obiettivi raggiunti nell’arco di un solo week end di Attilio Di Donato, 20/10/2008
Alessandro Mollica (foto di Patrizia De Castro) Qualche giorno fa sono andato dal dottore per un semplice controllo: il medico mi ha detto che, a parte qualche acciacco dovuto all’età (l’anno scorso ho festeggiato il mio ennesimo compleanno…), tutto è sotto controllo.
Il dottore mi ha consigliato di continuare a fare sport perché (secondo lui), lo sport è salutare.
Io, seguendo alla lettera il suo consiglio, da allora in poi, ogni volta che mi alleno o partecipo a qualche gara, dico ciao a tutti quelli che incontro lungo la strada. Mi guardano strano, ma che me frega? L’importante è raggiungere l’obiettivo e il primo di questo week end l’ho raggiunto: comportarsi da persona educata e mantenersi in forma.
Deane Jennifer Mary
Scherzi a parte, in attesa di trovare l’anima gemella ho dedicato anche questo week end alla Podistica Solidarietà e al suo Presidente Pino Scoccia, chiamato così dagli amici più intimi perché nonostante sia la persona più generosa di questo mondo quando si arrabbia diventa più pesante di una maglia di lana indossata a Ferragosto.
Venerdì ho partecipato alla riunione in sede. Da quel poco che ho capito sembra che si stia organizzando una gara per Telethon, il resto chiedetelo a Pino perché il sottoscritto in occasioni di questi incontri si occupa solo della organizzazione logistica (in pratica svuota i cestini e pulisce per terra) e della parte umoristica degli argomenti.
La stessa sera il Presidente mi aveva detto che il sabato, alla Maratona di Roma a staffetta avrei fatto la riserva e quindi, gazebo al traino, sono arrivato a Villa Borghese verso mezzogiorno e mi sono subito accomodato in panchina (appositamente “cementata” da me durante la notte) ma poi, con piacere, ho corso lo stesso, salutando tutti, belli e brutti, come mi aveva consigliato vivamente il medico, e chiudendo la mia frazione in 43 minuti.
Domenica mattina infine ho partecipato alla “Run for food”, (in romanesco: “corri pe magnà”), 10 km canonici per le strade del centro corsi in una splendida giornata, talmente bella che forse era meglio trascorrerla sulla mia panchina di Villa Borghese con la mia fidanzata (se ne avessi una…).
Alessandro Alessandrini
Ho percorso il tragitto con tranquillità anche perché, siccome stamattina non trovavo le scarpe nuove ne ho dovute usare un paio talmente consumate che alla fine della gara si sono rivolte all’associazione vittime dell’usura.
A due chilometri dall’arrivo mi sono accorto che avevo il polso sinistro bagnato da uno strano fluido che poi scorreva lentamente lungo il braccio. Ho continuato a correre e non ho dato peso al problema. Quando mi sono fermato ho controllato il tempo: GRANDE! il mio secondo obiettivo di questo week end era di scendere sotto i 52 minuti e ho raggiunto anche quello: 51 minuti!
Quando però ho controllato i secondi mi sono accorto che erano 61. Non ci potevo credere! Allora ho guardato meglio ma purtroppo era proprio così: 51 minuti e 61 secondi amici! Incredibile! Mi sono seduto su un marciapiedi e dopo un lungo periodo di riflessione ho capito quello che era successo: lo strano fluido di cui parlavo era dovuto ai cristalli liquidi che erano fuoriusciti dal mio fantastico orologio, un Timex water resist di seconda mano (anzi, secondo polso) comprato a Napoli (Forcella street). La perdita del liquido ha fatto sì che il mio super watch perdesse la cognizione del tempo.
Adesso ho compreso il motivo per cui il negoziante mi aveva raccomandato di tenerlo sempre in posizione orizzontale.
Ciao a tutti.
Marco Pasculli
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Attilio Di Donato
Attilio Di Donato più in forma che mai (foto di Patrizia De Castro) Gara: Run for Food (19/10/2008) SCHEDA GARA |