Un viaggio concluso e un conto aperto! di Pasquale Trabucco, 04/12/2011
La Maratona di Firenze…un viaggio concluso e un conto aperto!
Avevo deciso di non scrivere questo resoconto perché volevo tenere per me questa grande emozione ma poi mi son chiesto: perché?
Perché non condividere con i miei amici queste sensazioni ed allora eccomi a raccontare come si è concretizzato, in parte, un altro sogno tenuto nel cassetto!
La maratona di Firenze è stato un lungo viaggio! Un viaggio con mia moglie, che ha diviso con me questa emozione! Un viaggio con mia figlia che ha fatto il tifo per il suo papà! Un viaggio con la mia squadra… i magnifici “Orange” che hanno sofferto creduto e combattuto su ogni metro !
…e poi…un viaggio…con il mio amico ZAC…un viaggio che doveva durare 42 km e 195 metri!
Volevo questa Maratona! la volevo a tutti i costi perché desideravo veramente correre al fianco di ZAC!
Durante la settimana con Maurizio ci siamo sentiti spesso e quando mi ha detto che stava male ho imprecato contro “Mercurio” che non era stato vicino al mio amico!
Ma come, mi son detto, tu…Mercurio, messaggero degli dei, dovresti proteggere uno come ZAC che corre come te, scrive messaggi (mentre tu li consegni soltanto n.d.r.) e resoconti bellissimi per noi poveri mortali e invece…lo lasci in braccio a “Montezuma”!
L’amicizia a volte nasce alle scuole elementari, altre amicizie nascono a 50 anni!
La Podistica Solidarietà mi ha regalato tanti nuovi amici e amiche ma con ZAC, forse perché entrambi ci siamo avvicinati tardi a questo mondo di pazzi, è nata da subito una simpatica goliardica amicizia anche a causa del tifo calcistico: lui laziale ed io romanista!
La mattina della corsa faccio colazione e prendo l’autobus, che mi porterà al raduno, con un maratoneta esperto della Podistica, Sergio Colantoni, il quale si prodiga in racconti e consigli.
Quando arriviamo al punto di ritrovo incontro i miei amici: un sacco verde con dentro ZAC, il grande Fabio Gualtieri, conosciuto alla Maratona di Roma, ragazzo serio, in gamba e vero gladiatore, la Paciotta e Giuseppina sempre allegre e generose, David emozionato e contentissimo di correre nella sua Firenze, un altro sacco, questa volta nero, il mitico Cristiano che non sa più dove girarsi tant’è l’emozione per la sua prima maratona, il “Prof” Antonio Passeri sempre composto e preciso, e poi i grandi della podistica, quelli ai quali ti ispiri sapendo che non riuscirai mai ad eguagliare i successi i Piccioni, i Tirelli, i Botta, i Marziale, i Cocciarelli e la coppia PIT-TAM anche se oggi corre solo lui, e tutti gli altri che riesco a vedere solo di sfuggita ed infine il simpaticissimo Attilio e poi lui …il grande…l’unico…il sempre presente Presidente… Pinooo Coccia…l’uomo che non deve chiedere mai perché tutti noi siamo pronti a dargli una mano…visto l’esempio che da sempre ci da !...dimenticavo Romano alla sua maratona numero 80 che mi fa sentire più piccolo di quello che già sono!
Foto di rito e tutti di corsa…verso i bagni! La giornata si presenta fredda anche se con un sole che verso le 10 farà sentire i suoi raggi!
Purtroppo a Roma, nella fretta di preparare la borsa, ho dimenticato la maglia tecnica a maniche lunghe ma fortunatamente nel “ricco” pacco gara ce n’è una a maniche corte che mi servirà per proteggermi un minimo.
Siamo quasi pronti ed andiamo a depositare le borse nei camion parcheggiati lungo l’Arno; Fabio mi convince che posso correre senza antivento, e dopo avermi dato una crema per scaldare le gambe, infilo la mia tuta di carta che mi proteggerà un po’ fino allo sparo.
Eccoci … siamo in gabbia: ZAC, Fabio ed io! Fabio è motivato, sereno e convinto, ricordiamo la maratona di Roma ma ZAC comincia ad accusare il fastidio anche se cerca di non farlo vedere: VUOLE ESSERCI A TUTTI I COSTI!
Tra i tre quello che soffre di più il freddo sono io e quando vediamo i podisti togliersi i famosi maglioni o giacche delle tute che lasciano sul campo di partenza i due (Fabio e ZAC) scherzando, forse, mi invitano a raccogliere un maglione ed io non me lo faccio ripetere due volte scegliendo la giacca della tuta più bella che un ricco straniero ha lanciato sulle reti!
Ora sto meglio!
Sparo…partiti …con Fabio ci salutiamo subito ben sapendo che il nostro distacco sarà almeno di un’ ora…a suo favore ovviamente!
E qui inizia il nostro viaggio…il viaggio di due “tapascioni” che si incoraggiano a vicenda lungo la strada… una strada lunga 42 km e 195 metri…una strada che percorreremo insieme a gente diversa proveniente da tutto il mondo e con la quale divideremo parte della nostra vita!
Abbiamo deciso di correre per le 5 ore e ci piazziamo subito dietro i “Pace Maker” con i palloncini viola (tutte donne n.d.r.) che fanno squadra da sempre. In particolare scelgo una “Pace” bionda che ho conosciuto la sera prima nel mio albergo e con la quale scambio qualche parola per poi scoprire che si tratta di una appassionata di “ultra”… quella roba da 50 Kilometri in su!
Si ride, si canta e ZAC sembra stare meglio. Al primo Km tra un canto ed una risata improvviso uno streep tease via la giacca (quella presa in prestito) faccio a pezzi la tuta, il tutto in corsa e rimango in calzoncini come un vero maratoneta!...intanto siamo arrivati ai 5 km e ZAC sembra star bene!
Restiamo uniti, grido al gruppo… restiamo uniti… ma in fondo credo lo volessi gridare a noi due! Durante la corsa mi sposto in avanti come a cercare di rallentare il gruppo perché ho la netta sensazione che ZAC non stia veramente bene! ZAC “come stai?” credo di averglielo chiesto almeno 30 volte. Decimo km finalmente si mangia e si beve e a dirla così …apparentemente stiamo bene soprattutto scherziamo mentre la città del Sommo Poeta ci passa accanto con la sua gioia, la sua natura, il suo grande fiume… ed i pensieri ti riportano con la mente al novembre 1966 l’anno della grande alluvione, l’anno che vide gli Scout impegnati nella loro opera di volontariato e tanti giovani provenienti da tutta Italia dare vita a quello che diverrà l’embrione di una Protezione Civile che vedrà la luce solo molti anni dopo…quanti giovani gratuitamente si prodigarono per salvare le bellezze di questa città che il Mondo intero ci invidia!
ZAC come ti senti? E siamo al 15 km …tutto bene…si va! Sono veramente contento… le gambe vanno da sole e soprattutto il fiato!
16,17,18,19 kilometri …ZAC…ZAC…mi giro e ZAC non c’è! Allora prendo il cellulare e chiamo …mentre aspetto una risposta ammiro la maestosità di Palazzo Pitti …quasi a dirmi ma dove vai moscerino…finalmente dall’altra parte del filo sento la voce del mio amico …Vai Lino… vai tranquillo …io arriverò… Volevo rimanere, aspettarti, e finire questa corsa insieme…o forse anche non finirla e così mi sono avvicinato alla Pace Maker bionda per dirle che mi fermavo e quella mi urla: vai avanti! il tuo amico ci rimarrebbe malissimo se tu ti fermassi!
In quel momento ho pensato a quanto sei stato unico…ed ho capito perché non ti ho visto …ti sei nascosto per non farti trovare …perché sapevi che non sarei mai andato via se solo avessi saputo dove cercarti!
Ho preso così la decisione di correre da solo! Dopo aver avvisato la “pace” delle 5 ore e quella delle 5 ore e 30 che aveva corso con noi e si sarebbe successivamente unita a quel gruppo, di starti vicino e sono partito senza di te con la speranza/certezza che se ti fossi ripreso avresti concluso la tua maratona!
Dal 20 Km il mio dolore al ginocchio si è accentuato ed ho deciso di lasciare i “pace” e fare la mia corsa fermandomi meno ai ristori correndo sempre perché ogni volta che mi fermavo il dolore aumentava!
Firenze ormai sveglia sembrava una bellissima donna che mi apriva le braccia…finalmente il centro storico, l’arte allo stato puro…nessuna fatica e la certezza di chiudere in meno di 5 ore così come avevamo sognato!
Ci siamo sentiti per telefono ed ho avuto la sicurezza che eri ripartito e allora tutto è diventato più facile!
A 6 kilometri dalla fine ho chiamato mia figlia e le ho detto che mi sentivo un trenino che da li a poco mi avrebbe visto arrivare…volevo che ci fossero mia moglie e mia figlia!
La mia maratona stava per chiudersi… con un grande risultato personale ripensando a Roma chiusa in 5 ore e 40…ma chiudendosi…mi stavo lasciando alle spalle delle sensazioni e delle emozioni che non avrei più provato: emozioni indescrivibili che solo chi vive sul momento può percepire!
E’ molto difficile far comprendere ad altri cosa si prova a correre per 42 km 195 metri …riuscire a “scattare” alla fine, tagliare il traguardo e vedere quasi gli occhi lucidi del tuo “Presidente” che ti tiene la mano e non riesce a dire molto… forse perché sa che il tempo che legge 4h57’33’’ non corrisponde a quello vero perché quello vero è anche meno… in fondo ogni nostra vittoria è una sua vittoria quella di riuscire a portare al traguardo donne e uomini che si impegnano a correre nel nome della solidarietà!
E poi l’abbraccio convinto di tua figlia che applaude il suo papà “podi” e quello di tua moglie che ancora ti sopporta e ti consente di sentirti un ragazzino scatenato e innamorato della vita!
L’urlo di gioia che ti esce dalla gola quando sai che il tuo amico è arrivato ma non hai potuto abbracciare solo perché abbiamo un orologio che continua girare le lancette della vita e la strada verso Roma è lunga!
La Maratona di Firenze e il suo viaggio…si è concludono qui ma…il conto è aperto …Montezuma a Roma non ti presentare …perché io e ZAC…la finiamo insieme …! Lino
p.s.
sono le 17.00 di domenica 4 dicembre, avevo finito di scrivere il resoconto ieri sera e avevo deciso di inviarlo oggi tornato dalla staffetta ma le cose non vanno sempre come le desideriamo!
Dalle 05.00 di oggi Montezuma non mi ha lasciato un attimo anzi si è preso cura di me coccolandomi in tutti i modi ed impedendomi di raggiungere i miei amici della 6^ che si sono fatti onore come sempre…ZAC ha corso la sua frazione a 5’ al km a dimostrazione che Firenze l’avremmo chiusa insieme!
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Pasquale Trabucco Gara: Maratona di Firenze (27/11/2011) SCHEDA GARA |