700 atleti all’arrivo di una gara corsa in gran parte all’interno della pineta e con un breve tratto sotto il sole sulla Cristoforo Colombo e che ha visto vincitore l’indistruttibile, il vincitore di tante gare e maratone Giorgio Calcaterra, per le donne affermazione della bravissima Roberta Boggiatto.

Ottimi risultati anche in casa Podistica con premi di Categoria per Anna Maria Ciani, Arianna Vernini, Fabio Bortoloni, Alessandra Anselmi, Alessandro Micarelli senior, Giovanni Golvelli e qualcun altro che sicuramente mi sfugge, 7° posto per la nostra squadra dopo il 3° di sabato a Poggio Bustone e una grandissima affermazione per i nostri Antonio Manuel Soares Pereira, per il cucciolo Valerio Mosca, Fabio Micarelli, Valter Santoni, Ale Terribili e Massimo Galli.

23 dunque i nostri atleti, all'arrivo c’erano anche Sergio Paris, Lauretta Cerami e Natalino Bortoloni che vi invita il 30 di settembre a Villalba di Guidonia per una gara il cui ricavato sarà destinato all’Associazione Galgani che segue da anni i bambini handicappati, complimenti a Natalino e Patrizia Santarelli per la bella iniziativa benefica.

E non possiamo dimenticare Nik Calello, Francesco Magini, il duo Francesca Tiberti e Antonella Malgrande, Giovanni Altobelli, Eleonora, Gabriele Arata e ultima ma non ultima Nicoletta Cesarini.

E dopo aver parlato dell’aspetto sportivo della competizione vorrei fare alcune osservazioni sull’aspetto ambientale nel quale si è svolta la stessa.

Il nome della gara non doveva lasciare margini a dubbi, “Ostia in corsa per l’ambiente”, Ostia in corsa per risanare un ambiente quello della pineta di Ostia o Castelfusano, che dir si voglia, rovinato dagli incendi di qualche anno fa e dai tanti imbecilli che da anni lasciano nella pineta di tutto, resti dei loro pic nic, dei loro bisogni, e tanto altro che vi lascio immaginare.

Come se non bastasse quest’oggi che la gara ha visto alla partenza oltre 700 atleti non c’era neanche un bagno pubblico aperto ne uno di quelli a noleggio disponibile e quindi i poveri atleti, non potendo fare altrimenti, hanno cercato un po’ di privacy nascondendosi dietro questo e quell’albero, e non vado oltre.

Alla prossima edizione.