Sogno Infranto di Romano Dessì, 22/09/2012
Romano rappresenta la Podistica Solidarietà durante la premiazione Cari amici solidali,
la mia 12 ore è stata come un sogno interrotto sul più bello, l'arrivo era li a due passi, quando il diavolo ci metteva lo zampino.
Eppure la giornata era cominciata nel migliore dei modi, ero partito piano e come sempre in terza corsia per non intralciare coloro che gareggiavano per vincere.
Addirittura eravamo partiti in 4 per questa avventura. Voglio dirvi una cosa, io dalla vita non ho ricevuto molto, e quel poco me lo sono conquistato da me, per cui a chi mi domanda perché o per cosa, dovrei rispondere che è una rivalsa su quello che poteva essere ma non è stato.
Un percorso intricato, fatto solo di salite più o meno ardue. Sogni che rimanevano tali senza la minima speranza che si avverassero, lo so ognuno ha i suoi limiti e non ci si può paragonare a Forrest Gump, ma troppe volte ho ricevuto calci senza poter ricambiare, la vita è così un po' ti da un po' ti leva, e questa è stata una mia rivalsa su quello che poteva essre ma non è stato.
Giro dopo giro mi sono affiorati ricordi più o meno belli, ma la cosa che mi manteneva era la rabbia che ho addosso. Voi mi vedete sempre sorridente con tutti, ma questa è una maschera che mi sono creato per non far capire quello che provo dentro. Dentro provo solo rabbia, ed è rabbia repressa, rabbia compressa che prima o poi rischia di esplodere.
Non sono una bomba ad orologeria, non c'è nessun timer, ma sono sull'orlo dall'esplodere, ed è per questo che affronto delle prove così ardue, lottare contro se stessi, provare a se stessi che non sei nulla, è per questo che affonto la 12 ore. Durante la mia prova ho visto l'affetto di tanta gente, addirittura i bambini della scuola di musica mi facevano il tifo, e in quei momenti mi sentivo veramente importante, e avevo le lacrime agli occhi per l'emozione che solo un bambino ti sa dare.
Giro dopo giro davo un calcio alla mia vita, davo un calcio a chi me ne dava due. Ogni giro era come entrare in un tunnel che non finiva mai, ma in lontananza vedevi una piccola luce, che non si avvicinava. Dopotutto io non ci guadagno nulla, nemmeno per scommessa, ed è per questo che lo faccio, è una rivalsa sulla mia vita, e i miei errori. E per questo mi scuso con voi della Podistica Solidarietà, per non essere riuscito a darvi quello che voi meritate.
Riesco solo a darvi preoccupazioni che non meritate. Ma questa è la mia vita e nessuno riuscirà a cambiarla. Voi direte che le rivalse sono altre, ma provate a guardare le scarpe di Alfonsina con le prese d'aria per quanto sono logore, oppure le mie che sono in condizioni pietose, le mie scarpe durano dai due ai tre anni e compro le meno costose.
Allora ditemi come rivalersi sulla vita? non c'è perchè, non c'è per come, vai avanti e affronti curva dopo curva tutte le asperità. Ed io non mi do per vinto, non mollo la presa, non mollo perché è contro la mia natura. Io sono così prendere o lasciare, e nessuno riuscirà a farmi cambiare idea, sono come un cavallo selvaggio che nessuno riesce a domare.
Scusate ho parlato poco della gara e del mio incidente, ma forse è meglio così, gli incidenti come i calci vanno dimenticati in fretta, cancellati.
Con questo vi saluto scusandomi di nuovo il vostro marciatore Romano
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Romano Dessì
Romano all'inizio della sua 12x1 Ora Gara: Staffetta 12 x 1 ora (15/09/2012) SCHEDA GARA |