Sul Sentiero S1 alla scoperta della Bora di Giovanni Battista Torelli, 11/01/2015
Una splendida veduta del Golfo di Trieste dal Sentiero S1 Il giorno dell’Epifania, giusto per celebrare la fine delle feste e l’inizio di un nuovo anno di corsa ho partecipato alla prima edizione della Corsa della Bora, su di un tracciato affascinante partente da Muggia, ad est di Trieste e passando per l’altopiano carsico fino ad una altezza di 450 metri s.l.m. tutto intorno alla città di Trieste fino al Portopiccolo di Sistiana ad ovest, nuovo centro di residenza nautica costruito di recente in una rada a picco sul mare per uno sviluppo di 55 km e 2000 m D+.
Gli organizzatori hanno fatto molta attenzione all’aspetto della sicurezza, anche in maniera troppo vistosa, esaltando le difficoltà del percorso e soprattutto le condizioni ambientali che realmente potevano essere inospitali qualora fosse soffiata la Bora, vero terrore del territorio, che può raggiungere i 90 km/h e abbassare notevolmente la temperatura tanto da inserire con gadget nel pacco gare dei ramponi da ghiaccio.
Con queste premesse e con un allenamento di 36 km fatto domenica 3 gennaio sulle montagne sopra Cerveteri, con la guida dell’amico Sandro Vecchietti che ci ha condotto in luoghi inesplorati con forre profonde e laghetti vulcanici con polle sulfuree, ma che, fatto in buona parte sotto la pioggia, mi ha lasciato con un forte raffreddore e febbre alta il lunedì, costringendomi ad una terapia antibiotica non ideale per il trail del 6 gennaio.
Partiamo il 5 pomeriggio alla volta di Trieste che raggiungiamo, visti i rallentamenti in autostrada verso le 21. Fortunatamente il pacco gara era stato ritirato dall’ amico Massimo Guidobaldi, con cui insieme al mio socio Fabio Brescini e a Roberto Rocchi, nostro compagno di squadra che era già a Trieste e che ha partecipato alla 21km, abbiamo cenato.
Il mattino dopo la sveglia di buon ora per prendere alle 6.30 la navetta che ci ha condotto a Muggia, da dove davanti al Duomo romanico, siamo partiti alle 7.30, in pratica alle prime luci dell’alba sotto un cielo plumbeo carico di acqua ma con scarso vento su di un terreno bagnato vista la pioggia del giorno e della notte precedente.
Dopo 2 km di pianura comincia la salita su un tratto tecnico non difficile ma con fondo scivoloso fino a S. Barbara dove cominciamo a renderci conto delle preoccupazioni degli organizzatori vedendo la prima neve. Discesa di nuovo fino al mare e di nuovo salita, questa volta impegnativa, fino all’altezza massima e li neve, anche se in piccola quantità, era presente anche sul sentiero. Per fortuna la temperatura sopra lo zero e le rocce, sempre più numerose, anche se scivolose, non erano ghiacciate ci hanno esentato dall’uso dei ramponi.
Il paesaggio intanto, dopo la visione del Golfo di Trieste dall’alto, si trasformava in un reale paesaggio alpino, tra betulle e cespugli sempreverdi, rendendolo quasi irreale a queste quote.
Tra salite e discese da percorrere con prudenza e passaggi nel bosco quasi da fiaba con pioggia leggere e una sottile bruma, superiamo il tratto più impegnativo fino al campeggio di Opicina al 32° km, partenza della corsa breve, con un abbondante ristoro compresi wurstel arrostiti e brodo caldo, molto graditi visto il clima sempre piovigginoso e con un vento teso anche se non fastidioso.
Da lì è partita la parte più spettacolare con un percorso in cresta molto pietroso e quindi da percorrere con attenzione ma con poco dislivello e una vista spettacolare per chilometri sulla Città di Trieste, poi il Castello di Miramare, e infine Sistiana.
La parte finale della discesa, oltre il 50° km, diveniva molto impegnativa su rocce mobili con scarsa aderenza, ma per un breve tratto con i 3 km finali su asfalto e discesa a picco nella rada di Portopiccolo dove eravamo accolti da accompagnatori e residenti con buon entusiasmo. Tempo finale 7h 27’ migliorabile ma più che decente.
Poi doccia calda e un passaggio al bar per uno scarso pasta party, in un luogo sicuramente esclusivo. Sicuramente una bella manifestazione con passaggi veramente spettacolari, condizionata nel mio caso da uno stato di salute che forse mi ha fatto rallentare ma non ha comportato problemi consentendomi forse di apprezzare meglio il panorama, e ne valeva la pena.
Buona organizzazione, corsa ben segnalata anche se i bivi nei boschi non erano presidiati e poco segnalati e bisognava prestare molta attenzione, e qualcuno si è perso, ottimi ristori, scarsa assistenza a fine gara. Di nuovo in viaggio verso Roma dove, dopo un viaggio tranquillo, siamo giunti verso le 23.
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Giovanni Battista Torelli
Il Castello di Miramare Gara: S1T Trail- La Corsa della Bora (06/01/2016) SCHEDA GARA |