Mi avevano detto che la Maratona di Venezia è una delle più belle al mondo, sia per la bellezza del paesaggio e della città sia per l’organizzazione di contorno.

Per questo avevo già deciso di andare a Venezia per fare la maratona e nel contempo fare una bella gita con la famiglia, già l’anno scorso, e quindi ho avuto tutto il tempo di organizzare.

Ho prenotato il pettorale sette mesi prima, l’aereo due mesi e l’albergo un mese prima. Naturalmente tutto nelle modalità più economiche, che poi tirando i conti erano troppo tirate pensando di portare anche la famiglia con due bambini piccoli.

Così con il benestare di mia moglie decido di partire da solo. Qui comincia la prima maratona … sveglia alle 4.00 di mattina un'ora di macchina per l’aeroporto, un'ora di attesa ed un'ora di volo, immediatamente il pullman per Venezia, un’altra ora, quaranta minuti di battello per raggiungere la foresteria dell’Esercito vicino Piazza S. Marco e per concludere due ore per avere una camera per riposarsi.

Tutto il pomeriggio per andare a Mestre a ritirare il pettorale. Il giorno della maratona il destino vuole che coincide con il “cambio dell’ora legale”, metto un’ora prima il cellulare e vado a letto.

Mi alzo puntuale per prendere il battello per il tronchetto, ma notavo che non c’era nessuno che si recava a fare la maratona, così chiedo l’orario alla barista che mi svela subito il dilemma: sono un’ora in ritardo. Scatta il panico! Chiedo informazioni per raggiungere Strà in altri modi, ma la cosa è molto complicata, da lontano vedo una ragazza con lo zaino della maratona, la raggiungo di corsa e le chiedo di aggregarsi con me per organizzarsi magari con un taxi.

Invece lei che era in compagnia con il suo ragazzo mi risponde di avere l’autista privato per accompagnarla alla partenza e mi chiede se voglio andare con loro. E’ stato come un raggio di sole nella tempesta, accetto immediatamente e per tutto il viaggio non faccio altro che ringraziarli.

Avevo l’adrenalina a 2000; la gara inizia senza alcun problema, quasi non ci speravo più. Quando si corre e ti trovi immerso in un fiume di gente la gara scorre via da sola, poi il meraviglioso paesaggio fa il resto.

La gente numerosa su tutto il percorso ci applaude senza tregua, musica a non finire e come ciliegina sulla torta una giornata stupenda. Arrivo dentro Venezia e cominciamo i temutissimi ponti, una tragedia, mi fanno perdere un sacco di tempo, va bene lo stesso finisco con 3h e 27” senza alcun problema.

Il pomeriggio di domenica mi faccio un meritato riposo rilassante; ma già so che la mia maratona non è ancora finita. Con grande gioia ho incontrato i nostri colori anche sulle strade di Venezia.

Il lunedì ancora sveglia alle 4:00 battello, pullman, aereo e auto …, comunque ne è valsa sicuramente la pena.