La coppia "Attenti a quei due" sulla strada per Roma ... di Alessandro Todde, 25/01/2016
Il freddo pungente di questi giorni sembra essersi attenuato, già uscendo dal portone di casa mi accorgo della pace e della tranquillità che si respira, il cielo inizia a schiarirsi e ci ritroviamo come di solito sotto casa mia con Paolo, Ombretta e Domenico, Lungo la strada raccogliamo anche il buon Giancarlo, così tra il freddo e ancora un po' insonnoliti intraprendiamo il nostro viaggio alla volta della famosa "Maratonina dei 3 Comuni".
Per me è la prima esperienza, ma non mi sono fatto mancare indicazioni da amici indigeni per carpire i segreti di un percorso a detta di tutti (anche del nostro coach Forrest) molto impegnativo.
Finalmente lungo la strada poco prima di arrivare alla meta si intravede un pallido sole, un colore che ci accompagna sempre nelle gare, Orange! Seguiamo una colonna di macchine che in breve ci conduce al luogo dell'appuntamento.
Il gazebo Orange oggi è maestoso (4 moduli!) segno della partecipazione a questa gara, piano piano tutto intorno inizia a brulicare di runners.
Prima di essere travolti dalla fila ci dirigiamo al bar del paese per prenderci un caffè (al terzo tentativo! perché i primi due impossibili da praticare!!!).
Tornati alla base, tempo di salutare con baci e calorosi abbracci i compagni di squadra di tante battaglie, ci cambiamo, indossiamo l'armatura Orange e iniziamo il nostro riscaldamento.
Questa edizione segna un record in fatto di iscrizioni (2500 dice lo speaker) è una buona situazione questa, infatti tutti compatti riusciamo a calmierare il clima rigido che ci ha accolto.
La partenza è affollatissima e si fa fatica a mantenere la posizione, poi mano mano che passano i metri la fila si allunga e aumenta la distanza per far si che la falcata possa prendere la giusta dimensione esente da aggiustamenti anti-collisione.
Davanti a me riesco sempre a scorgere la sagoma di Giuseppe Dell’Olio che sta affrontando la gara di buon passo, cerco di tenerlo come riferimento anche se non ho idea di che passo vorrà tenere per tutta la gara.
I primi km sono tutti in salita calmierata solo da tratti in falsopiano, assieme a Paolo Rossi iniziamo a entrare a regime di andatura (oggi abbiamo ipotizzato di usare il passo maratona 4'15"/km, sino all'imbocco della salita finale, poi chi vivrà vedrà!), iniziamo a superare i nostri compagni orange: prima Cristiano Giovannangeli, poi Gianluca Alba e le mitiche Paola Patta e Annalaura Bravetti, in quel frangente solamente il pacato suggerimento di Paolo "te vojo ammazza!" mi fa capire che ho dato una sonora pestata all'acceleratore, quindi meglio rientrare nei ranghi e non andare fuori giri, condividiamo qualche km assieme a Fabio Bontempi, il quale poi ci lascia per proseguire con la suo passo gara più veloce.
Oggi ci sono tutte le condizioni ambientali giuste per fare un bel risultato, ma con il susseguirsi di salite e discese inizio a notare un certo disallineamento fra il mio regime cardiaco e quello di Paolo, godendo di una condizione che nemmeno io avrei sperato per questa gara, mi prendo in carico la responsabilità di guidare Paolo e cercare di dargli il massimo del sostegno psicologico per non farlo andare fuori giri.
Questo atteggiamento mi ha permesso di affrontare la gara con uno spirito nuovo, capace di generare una sensazione di tranquillità eccezionale, oggi le gambe girano, oggi il cuore viaggia senza sforzo, oggi posso dedicare parte delle mie energie per aiutare il mio compagno di gare e consolidare sempre di più la coppia "attenti a quei due!"
Passano i Km si susseguono gli scenari e i paesi, Nepi, Castel Sant'Elia ed io riesco a percorrere fino al 17° km con una serenità quasi disarmante.
Dopo un lunghissimo falsopiano (già perché oggi parlare di pianura sarebbe veramente poco appropriato!) ecco che iniziamo ad affrontare la lunghissima discesa (interrotta solamente da una leggera salita) che ci traghetta verso l'ultima asperità (tanto temuta da tutti, 1,5 km con pendenze che toccheranno anche il 17 % in qualche tratto).
Nella parte più ripida della discesa, simile ad un canalone e confinata in mura naturali vengo affiancato e sorpassato da Paola Patta, attendo paziente e anche un piccolo sornione la fine della salita e l'inizio dell'inferno!
Svolta a sinistra ed ecco che si apre la visuale sull'ascesa, controllo la posizione di Paolo e poi inizio la mia progressione, questo è l'unico momento che impegno il mio cuore come si deve, infatti alla fine dell'ascesa si entra in paese e un dolce falsopiano ci accompagna verso il traguardo.
Quasi a metà del paese riecco comparire l'ombra che ricongiunge la coppia, stretta di mano e si prosegue decisi, purtroppo però tutto questo dura poco, perché a 500 m dal traguardo Paolo, deve rallentare causa principio di crampi, io proseguo cerco di accelerare nonostante le gambe mi segnalino che l'impegno è stato importante oggi.
Imbocco il rettilineo finale, ecco il gonfiabile, evito qualsiasi sprint sfrenato e pieno di consapevolezza chiudo con un tempo di 1h34'41", mi infilo nell'imbuto e dopo aver percorso tutto il ponte mi giro e cerco con lo sguardo Paolo, eccolo qui! Per fortuna il principio di crampi non ha compromesso il nostro obiettivo di chiudere la gara in 1h35' (infatti chiude con un tempo di 1h34'56").
Obiettivo di oggi centrato in pieno e Test per il passo maratona più che riuscito! La lunga strada per Roma prosegue, con importanti e positivi segnali.
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Alessandro Todde Gara: Maratonina dei Tre Comuni - (Top) (24/01/2016) SCHEDA GARA |