È vero la maratona è sempre un emozione particolare, è sempre una gara speciale dove succede di tutto e dove un solo metro percorso è in grado di regalarti una sensazione unica.

E anche a Firenze è andata cosi... una preparazione strana e non completata con i lavori programmati nei mesi precedenti, il lungo di 29 km che faceva preannunciare una mancata resistenza, e poi un altro po' di problemi vari che non mancano mai condivano l'ultimo periodo prima della gara.

La partenza con gli amici sabato all'ora di pranzo, con pizzetta rossa (come tradizione dell'anno prima), arrivo direttamente al villaggio maratona dove incontro Lisa (la nostra pacemaker), Nicoletta, Susanna e Alessandra che gironzolano cercando una maratona esotica (Formentera messa nel mirino), Alberto (la sola della Corsa dei Santi) che anche lui gira per gli stand.

Poi la cena con gli amici e gli gnocchi (come tradizione dell'anno prima), ovviamente senza vino ed alcol (mi rifaro' post gara). Poi tutti a dormire... o quasi visto che dormire sembra impossibile in albergo, tra il caos delle altre persone, tra l'allarme antincendio che parte durante la notte...

Ed eccoci alla mattina... la giusta tensione come deve esserci, l'arrivo ai pulmann per le borse, l'autobus che ci porta a piazzale Michelangelo dove un mare colorato di persone dipinge lo sfondo alla bella Firenze.

Il tempo sembra clemente poiché non piove (come non tradizione dell'anno prima) ed anzi il giusto fresco ed un tiepido sole fanno da cornice alla macchia umana colorata pronta per partire. Un saluto a Marco Costanzo e a Gianni Bretti sulla linea della partenza e poi via.

La discesa mette sicuramente voglia di correre difatti a forza di 3:50, i primi 5km passano alla media di 4:11 a km. Poi al 7km il mio amico pacemaker delle 3 ore mi passa vicino e mi dice di rallentare (in effetti stavo andando troppo veloce), anche se mi ero posto di chiudere la gara vicino alle 3:10'.

Il meraviglioso sottofondo cittadino fa passare i km uno dietro l'altro, ed ecco li che che arrivi ad 8, 9, 10 compare un cartello con scritto "forza papa'" e li mi viene da piangere in quanto penso ai miei figli (che quest'anno sono rimasti a Roma pero').

Poi ancora ed ecco i 14 km con il tempo di 1h, quindi proiezione di conclusione a 3h:08.... un po' di stanchezza si fa sentire ed una piccola crisi subentra al 16km... ma si resiste... ed ecco la mezza con la stessa proiezione a finale (cavolo ma resistero').

Non vedo nessun orange in giro, a parte Stefano Fubelli che gia' mi era passato a fianco come un motorino da un po'... 22, 23... 26.. 28 dentro il centro con la gente che ti incita e ti spinge più' veloce.. poi al 30esimo sotto l'albergo che ti richiama a salire, ma la voce del presidente con Annamaria che ti risvegliano dal sonno.... poi eccole li, le temutissime Cascine (sembra il triangolo delle bermuda) che una volta che ci entri non sai se riescii ad uscirne... qui assaggio lo schifosissimo gel (anche se dicono che aiuta).. dopo il 32esimo inizia il conto alla rovescia -1, -2...ed ecco il 35, 36, 37 si esce delle cascine, ma l'albergo ancora che richiama a salire... ma poi ci si avvia verso il 39, poi il 40... un occhio al cronometro ma sembra che le 3:10 siano andate (proiezione con andatura a 5 a km vicino le 3:15).... 41.. resisti anche se le gambe sono inchiodate per terra, ecco 42, dai l'ultimo sforza... fine.. barcollo appena tagliato il traguardo e mi faccio mettere a terra dal soccorso (sono proprio esausto).. 3:14' (come tradizione dell'anno prima)... dura ma completata, anche se il sogno delle 3:10 mi ha accarezzato x molto tempo... ma chissa'... sarà x la prossima.

La maratona da sempre emozioni meravigliose... vale la pena di essere vissuta almeno una volta.

Complimenti a tutti gli orange che hanno partecipato... davvero bravi tutti.

Gianluca