Me so perso un'altra volta!!! di Attilio Di Donato, 11/05/2009
I tanti orange alla Corri al Campus (foto di Patrizia De Castro) Ma io, comune mortale, alle sette di mattina a chi devo andare a chiedere dove si trova piazza del Torraccio di Torrenova?
Il navigatore non ce l’ho e non mi serve. Sono io il navigatore di me stesso quando piove e mi entra acqua dal finestrino della macchina e si allaga tutto.
In mezzo alla strada non esiste anima viva, puoi beccare qualcuno che porta il cane a fare i bisogni ed è già una fortuna.
Non ti rimane che qualche giornalaio, di solito sono gentili, tranne una volta che ho incontrato uno che mi ha risposto: “amico, non lo so, e se anche lo sapessi non te lo direi, io sono qui per vendere, se vuoi ti vendo una mappa ma non chiedermi altro”.
E’ questo il motivo che in questa famosa piazza ci sono arrivato passando dalla Prenestina, poi ho fatto la Tiburtina, poi un pezzo di Nomentana e mezzo pezzo di Raccordo Anulare, medio e mignolo.
Alla fine però sono arrivato in tempo, ma solo perché la mattina sono uscito di casa che erano le cinque e avevo fatto il pieno la sera prima altrimenti non avrei fatto neanche in tempo per partecipare alla gara.
Pino Coccia e i “gazebiani” mi stavano aspettando da un bel pezzo. Montiamo il tutto in un batti-balena tranne il tavolino che l’ho caricato senza smontarlo per fare prima e così l’abbiamo messo subito in opera (so troppo intelligente!).
Arrivano i primi podisti solidali e cominciamo a distribuire i pettorali: il presidente mi dice di fare in fretta e allora io accelero i tempi: un pettorale per 10 euro e due pettorali per quindici euro.
Io ancora non ho capito perché se l’è presa con me se poi sono mancati dei soldi….mah….vallo a capire sto presidente!
Alla fine della distribuzione mi cambio e mentre tutti corrono avanti e indietro io mi riscaldo al sole di una bellissima giornata di primavera.
Si parte e sono già nelle ultime posizioni. Cerco di agguantare qualche tapascia-panzagrossa ma ne vedo pochi in giro. Il mio obiettivo era quello che avevo prestato a Patrizia De Castro per fare le foto. Ancora me lo deve ridare (scherzo).
Il mio obiettivo era di rimanere sui 5 minuti a km per chiudere la gara in 48 minuti ma evidentemente la fatica della Straviterbo corsa mercoledì scorso si è sentita nelle gambe e così arrancavo sui 5 e 15 a km, roba da retrorunner.
Solo gli ultimi tre km, che poi erano due e 700metri, li ho corso alla micidiale media dei 5 a km. Ho chiuso la gara in 50 minuti netti e sono andato a prendere il pacco gara in altrettanti 50 minuti.
Hanno smontato il gazebo (io no, mica faccio il gazebista) in 4 minuti. Tutto il resto del tempo lo abbiamo perso cercando la mia macchina poiché non mi ricordavo più dove l’avevo porcheggiata.
Abbiamo caricato tutto e me ne sono tornato a casa. Nel frattempo i giornalai avevano chiuso, quelli che portavano il cane a far pipì erano tornati a casa e io, percorrendo un po’ di Tiburtina, ¾ di Nomentana, tutta la Prenestina, due giri del raccordo e un po’ di Appia, sono arrivato sulla Cassia, dove ho preso la conosciutissima via Borgo San Filippo a Bassano Romano e so arrivato al numero 26. Sono le 20 e sono appena arrivato. Ho fatto presto no?
Saluti amici podisti solidali, il vostro Attiliuccio.
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Attilio Di Donato
Andrea Vasai (foto di Patrizia De Castro) Gara: Corri nel Campus (10/05/2009) SCHEDA GARA |