Liberarsi dei propri demoni di Isabella Calidonna, 02/02/2017
Gli orange allo Stadio dei Marmi in attesa dello start Ed eccomi qui, dopo una breve assenza, a scrivere delle sensazioni che mi suscita questa cosa meravigliosa chiamata "corsa".
Solo due i mesi trascorsi dalla mia ultima gara, ma a me sono sembrati un’eternità. Anche se pochi, in questi mesi la mia vita si è notevolmente stravolta. Talmente da non avere la testa per correre. Domenica però me lo sono imposto, mi sono obbligata. Me lo dovevo.
Mi sentivo piuttosto nervosa, già dalla sera precedente alla gara. Come se non avessi mai corso in vita mia! Mi sono chiesta più volte perché, senza darmi una risposta. Ma ormai è passata.
Domenica ho aperto gli occhi diverso tempo prima rispetto al suono della sveglia, non so perché. Ho provato anche a rimanere a letto, ma alla fine mi sono alzata e preparata per raggiungere i mie compagni Orange.
Arrivo ai gazebo e inizio a vedere facce amiche, Forrest Taddei, il Pres, Giampiero, Alessandro, Roger, insomma una marea di Orange che sto imparando a conoscere pian piano. Non conosco ancora tutti, ma mi piace il lavoro che sto facendo su me stessa, non rimanere chiusa in me stessa. Non fermarmi alla gara ma viverla. Entrare a far parte della famiglia Orange.
Facciamo la mega super foto casinara come sempre e poi qualche giretto in pista. Un Orange si avvicina e mi dice: “Ciao! Complimenti per i tuoi resoconti!” Sono rimasta tanto stupita, ma piacevolmente. Ero di spalle e sono stata riconosciuta.
Poi ho incontrato Claudio e Tiziana e conosciuto Alessia. Proprio con loro tre mi sono posizionata in griglia di partenza. Abbiamo corso per un paio di chilometri insieme (escludendo Tiziana la scheggia che dopo due metri ci aveva già staccati) poi ci siamo staccati. Io ero un pochino sofferente a causa del mio mal di stomaco. Ma ho corso. Fino ai 5 chilometri sono andata bene, dopo il dolore si è fatto più acuto. Ho pensato di fermarmi ma non l’ho fatto. Volevo finire. E volevo entrare nello stadio olimpico. L’emozione di percorrere il tunnel che ti porta nello stadio è indescrivibile. Prima dell’arrivo ho fatto batti 5 con dei fantastici Clown e alla fine ho tagliato il traguardo.
Nonostante tutto sono riuscita a rimettermi in pista. Sono riuscita a scacciare i miei demoni. Sono tornata, come ha scritto Claudio. Ancora non a regime, ma sono tornata.
Potranno tradirmi, ferirmi, deludermi ma non cambieranno mai quella che sono. Cado ma mi rialzo sempre e a testa alta.
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Isabella Calidonna
Isabella Calidonna Gara: La Corsa di Miguel (TOP) (29/01/2017) SCHEDA GARA |