Che bella cosa na jurna' de sole di Maurizio Zacchi, 14/11/2011
la scorta al Presidente (di che?) Fabio Tucci (foto di Giancarlo Amatori) Si, che bella cosa una giornata di sole all'aria aperta, in mezzo al verde, condividendo la gioia di correre, ognuno a modo suo, chi lanciato al galoppo verso la meta, chi tranquillo al suo passo, senza forzare, chi in gruppo a ridere e scherzare.
Per tutti il piacere di correre in un parco, ribadendo che la qualità della vita è poter godere di certi piaceri semplici, di sentire ad esempio la carezza del sole romano in una domenica di metà novembre, lontani dalla fretta della quotidianità e dal rombo dei motori.
Quel serpentone che ha attraversato in lungo e in largo il Parco delle Sabine oggi rappresentava proprio questo, marcando una distanza abissale dallo "stress della vita moderna", senza bisogno di ricorrere a un liquore al carciofo, ma facendo la cosa più semplice e naturale del mondo: correre.
Una gara semplice, senza tanti fronzoli, senza microchip, senza l'arco di partenza e di arrivo, con pochi premi, potremmo dire "a misura d'uomo". Una gara pensata per contribuire ai festeggiamenti del quartiere, organizzati dalla locale parrocchia di S.Alberto Magno, ma comunque una gara organizzata a puntino anche grazie all'esperienza di Carmine Petracca, che di corse se ne intende.
Certo il percorso non era dei più agevoli, caratterizzato da continui saliscendi che seguono la particolare morfologia di questo Parco. Marco Taddei, parafrasandomi, aggiungerebbe l'aggettivo "nervoso", da accompagnare con un "ma godibilissimo". E allora per farlo contento lo scrivo: percorso "nervoso", ma godibilissimo.
Del resto la gara si presentava subito "sfidante" con una discesa che la stessa organizzazione definisce "pericolosa", segnalandola con un apposito cartello. Entrati però nel Parco il concetto di "pericoloso" svanisce e viene sostituito da "impegnativo". Le salite si fanno sentire, ma quando la fatica sembra arrivare al culmine, ecco la discesa per "tirare il fiato", in un alternarsi infinito che ci porterà fino allo striscione di arrivo, anche se l'ultimo tratto asfaltato consentirà anche agli ultimi di "lanciare lo sprint".
Dal punto di vista personale mi ha fatto piacere vedere tanti orange cimentarsi sui sentieri che ho calcato tante volte, prima nel mio timido approccio alla corsa e poi nel tentativo di migliorarmi. Sentieri che a volte mi hanno fatto dannare e che altre volte mi hanno regalato grandi soddisfazioni. Sentieri che hanno condiviso la mia passione, a volte completamente solo, altre volte in piacevole compagnia, a volte con un "freddo cane", altre volte con il respiro ridotto dall'allergia, altre volte ancora con un "caldo insopportabile".
Oggi mi sembrava una grande festa vedere tutta questa gente in fila su quei sentieri e soprattutto tante canotte orange; anche se il Parco non era così verde come riesce spesso ad esserlo, l'immagine cromatica era comunque bellissima da vedere, e il cielo azzurro di Roma e questo calore insolito per il periodo hanno reso questa giornata fantastica.
Che bella cosa ne jurna' de sole...insieme a tanti amici orange...
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Maurizio Zacchi
Fabio Tucci nei suoi esercizi di potenziamento muscolare (foto di Giancarlo Amatori) Gara: Maratonina di S.Alberto Magno (13/11/2011) SCHEDA GARA |