“Di Donato?” Ho sentito dire da qualcuno…. lasciatelo perdere. non lo leggete… è troppo egocentrico….
Voglio chiarire: io non faccio parte di nessun partito e di nessuna corrente, al massimo da bambino un paio di volte la corrente l’ho presa, ma era quella elettrica.

E poi non sono ne egocentrico, ne egodestrico, ne egosinistrico. Solo qualche volta qualcuno mi ha visto alla festa dell’Amicizia, ma era solo perché era il compleanno di Orietta che fa cosi di cognome, oppure mi hanno intravisto in mezzo a un gruppo politico: erano i Radicali Liberi, ma era solo per rimediare un panino con la mortadella…

Chiarito questo punto.. passiamo al resoconto dell’ultimo week-end podistico e solidale.
Inizia con un sabato che promette bene: giornata di sole splendido alla Terme della nostra cara Calla e così ho passato tutta la giornata con Pino e gli altri collaboratori sopraggiunti, (Mario Durante non c’era ma lo saluto, è simpaticissimo) per lo svolgimento delle operazioni di distribuzioni dei pettorali.

Il mio compito era quello di assistere gli altri e assaggiare la qualità degli yogurt e delle patatine distribuite dagli sponsor.

Tutto eseguito con uno zelo tremendo fin quando Pino non mi ordina di andare in sede a ritirare 5 canotti di taglia M. Io gli rispondo che i canotti non hanno la taglia e da lì parte una discussione talmente forte che, stanco di litigare, vado in sede ed eseguo l’ordine: ritorno con i cinque canotti (sgonfi).

Poi verso sera mi “incollo” col Vinavil tutto il materiale rimasto e lo riporto in sede.
Il giorno seguente mi presento all’Eur armato di striscioni e cartelloni. Logicamente la notte prima non era piovuto e io il fungo non lo vedevo ma vedevo solo il palazzo della Lottomatica con attaccati i numeri vincenti.

Ho cominciato a portare i cartelli con la scritta BUS perché Pino mi ha detto di portarli perché altrimenti non si vedevano (strano….. so così grandi di solito i Bus).

Abbiamo caricato le borse e siamo partiti in 10.000 o poco più…. un fiume di gente.

Le mie gambe non promettevano niente di buono e infatti verso il tredicesimo kilometro mi sono fermato e ho cominciato a strisciare. Mi hanno superato in tantissimi.. li vedevo sfrecciare a 6 a km che per me era una velocità da record man.

Arrivo alla fine stremato, camminando, sono arrivato al traguardo. Ma non era finita! Distrutto, ho dovuto andare a cercare un bus con la scritta “BUS”, ma erano tutti senza scritta. Probabilmente, ho pensato, erano tutte navette, ma anche se così fosse stato, non vedevo ne la prua, ne la poppa… (qualche poppa, da fuori, l’ho vista…).

All’improvviso sento una voce stentorea: è il grande Pino che mi viene a salvare! Mi riporta sul bus e, mentre tutti mormoravano per l’attesa che hanno dovuto subire, io mi cambiavo.

All’arrivo siamo ritornati al luogo di partenza…. c’era il palazzotto della lottomatica, ma nel frattempo, con la pioggia, è cresciuto un fungo, un grande fungo, quelli che tutti vedevano e che io, da cercatore di tartufi, non sono riuscito a vedere.

Ho approfittato della distrazione di tutti, ho sradicato il fungo e me lo son portato a casa. L’ho cucinato: era buono ma, sarà stato per il coltello, non sono riuscito a tagliarlo. L’ho mangiato tutto intero. Adesso mi fa male un po' lo stomaco.

Ciao a tutti. Attilio.