Un “Orange” tra i tulipani! di Enrico Ciciani, 22/10/2010
Enrico e la meritata medaglia!! Sesta maratona …. prima corsa fuori dall’Italia, precisamente ad Amsterdam, solo una parola: SPETTACOLO!
Prima maratona corsa senza avere problemi ne sotto il profilo fisico ne sotto il profilo mentale, ugualmente importante.
Non avendo effettuato dei lunghissimi oltre i 30 km decido di partire con un solo obiettivo: finirla senza guardare al tempo, ma soprattutto finirla senza farmi male. Mi metto in coda ai pace maker delle 4 h e 15 min. tanto per avere dei riferimenti, passano i primi km ed è tutto ok, il tragitto presenta degli scorci fuori dal nostro immaginario a partire dalle case con i classici tetti a spiovente, i canali che fanno da ragnatela alla città, il fiume Amstel ,immerso nel verde, che accompagna una bella parte del percorso con delle ville da favola sul lato destro, il pubblico che incoraggia i runners, io in particolare avendo il nome stampato sulla canotta ricevo degli incoraggiamenti personali “go enrico” il Vondel Park vero esempio di polmone verde in città, lo Stadio Olimpico, partenza ma soprattutto arrivo della Amsterdam Marathon.
I km percorsi aumentano e non ho problemi, per fortuna, ai rifornimenti faccio un lavoro psicologico su me stesso cercando di non stare troppo sui passi ma ripartendo subito per la corsa, andando con lo sguardo ai palloncini arancioni dei pace maker cercando di non distanziarmi troppo, faccio degli allunghi quando rimango dietro, non devo assolutamente farli scappare, con il supporto del pubblico, il traguardo si avvicina sempre di più e sento passo dopo passo che l’obiettivo fissato alla partenza si sta per concretizzare.
Trovo i miei amici, ma soprattutto mia moglie, al km 38 che mi incitano, le gambe seppur stanche a questo punto vanno avanti da sole e sfruttano gli ultimi residui di zuccheri la mente và allo striscione dell’arrivo al gonfiabile visto alla partenza che in prossimità dell’arrivo assume una diversa importanza, mi dico: ci siamo è quasi finita e in lontananza intravvedo, come nel ciclismo, la segnalazione dell’ultimo km con un gonfiabile rosso e subito dopo una curva che accompagna l’ingresso nello stadio dove ancora sono presenti -ore 14.15 circa - alcune migliaia di spettatori che continuano ininterrottamente dal mattino a festeggiare ma soprattutto ad applaudire i runners in arriivo, faccio uno scatto per gli ultimi 250 mt e, finita la curva della pista in tartan, il rettilineo è solo un istante, sono sotto al traguardo, lo supero, mi giro indietro per vedere il cronometro segna 4 h 23 min e spiccioli, ma cosa importante è che il mio real time è: 4h 13 min 08 sec. è il mio primato personale. Meglio di così….
ciao a tutti gli orange
enrico
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Enrico Ciciani
Enrico Ciciani Gara: Maratona di Amsterdam (17/10/2010) SCHEDA GARA |