E’ stato semplicemente emozionante constatare che il 23 giugno scorso una scommessa è stata vinta. Sì perché da tempo cullavo il sogno di far rivivere

la “Corsa di San Luigi”

che già nel 1983 si disputava ai margini dell’omonima festa del patrono del quartiere “ Cementerie” di Guidonia.

Quella era una gara semplice di 5,5 km, quasi da festa di quartiere dove partecipavano le signore di tutte le età, i bambini, i camionisti un po’ sovrappeso cioè tutti coloro che nulla avevano a che vedere con lo sport, insieme ai podisti (per la verità pochi) che al tempo si allenavano regolarmente.

Nessuna velleità di successo ma solo la voglia di stare insieme a trascorrere una domenica fuori dall’ordinario; nel tempo si sono raggiunti anche i 400 partecipanti.
Poi si sono fatte gare più impegnative, i percorsi si sono fatti più difficili e quella connotazione di “manifestazione aperta a tutti” è andata scomparendo e, pian piano, con essa anche la gara stessa.

Nei mesi scorsi alcuni amici impegnati nella raccolta di fondi per la Missione di Maracas in Brasile, mi hanno chiesto di organizzare un evento podistico che coinvolgesse la popolazione di Guidonia e stimolasse la loro magnanimità: ho colto l’occasione per tentare di far rivivere la “San Luigi”.

Il timore dell’insuccesso era forte ma il sostegno degli amici podisti e la disponibilità del Presidente che si è subito dimostrato favorevole a supportare una Camminata di Beneficenza, mi hanno dato grande slancio.

Ed allora, è stato formato un Comitato, si è pensato a due eventi una Camminata di 4 km e ad una gara di 10 km con premi simbolici (per non dilapidare il piccolo patrimonio da devolvere in beneficenza), rivolto il nostro invito a tutti podisti e non, affrontato le mille difficoltà di una gara alla sua prima edizione ed alla fine abbiamo raccolto più di 270 adesioni di cui circa 150 partecipanti hanno calcato le strade di Guidonia.

Come al solito la pattuglia orange ha dato grande sostegno, sia economico che tecnico classificando ben 5 atleti nelle prime 7 posizioni.

Anche la raccolta di fondi ci conforta per una prima visto che, al netto delle spese di organizzazione, riusciremo a devolvere in beneficenza più di 2000 euro.
Lo scopo della manifestazione, l’atmosfera festosa che si è respirata ed il percorso sono piaciuti agli atleti che ci hanno invitato a ripetere l’esperienza; anche i bambini e le signore che siamo riusciti a strappare alla quotidianità si sono divertiti, quindi l’obiettivo che ci eravamo prefissi è stato raggiunto.

Sicuramente abbiamo molto da fare e da migliorare per la prossima edizione, ma possiamo partire da queste piccole soddisfazioni e proporci per convogliare la solidarietà di podisti e sostenitori verso chi ne ha bisogno ma, con dignità e discrezione, non la pretende certamente anche in Italia.

Ringrazio tutto il Comitato e tutti coloro che si sono spesi per la riuscita di questa manifestazione e mi riprometto di chiedere ancora la solidarietà Orange.

Paolo TERRONE