Alla Canicola: ultimo e dimenticato dal medico di Romano Dessì, 22/08/2015
Il nostro marciatore Romano con il suo inconfondibile stile Cari amici solidali, in quattro ci siamo ritrovati in quel di Sora per affrontare i chilometri della Canicola. Bella gara, tutta pianeggiante, ma quello che ho da dirvi ha dell'incredibile.
Come al solito prima della partenza mi informo se dietro l'ultimo ci fosse qualcuno che sorvegliasse l'incolumità dell'atleta, mi rispondono che sicuramente l'ambulanza avrebbe fatto da fine corsa, per cui mi accingevo alla partenza senza problemi. Alla partenza come al solito in ultima posizione, sento l'ambulanza dietro le spalle, ma dopo poco più di un chilometro mi supera e mi lascia solo, poi mi affianca la macchina della municipale e mi esorta a camminare sulla destra perché il traffico è stato riaperto.
Io non sono uno che si perde d'animo e ho continuato la mia marcia verso quello che doveva essere un arrivo tranquillo. Il lungo viale che vedeva passare la gara in men che non si dica si riempiva di una lunga fila di macchine che seguivano l'ambulanza che mi aveva abbandonato. Per oltre 5 km la mia gara è stata un incubo, le macchine in fila indiana, e io a marciare in uno spazio si e no di 50 cm. Arrivo al primo ristoro e dico agli addetti di avvisare che dietro c'era un atleta, non dico in difficoltà, ma, che aveva bisogno di sicurezza e dopo un po vedo l'ambulanza che torna indietro, io continuo a marciare, e dopo un po' l'ambulanza mi affianca, si affaccia un tizio che mi dice "Tutto bene?" io gli rispondo "Grazie per tutto lo smog che mi hanno fatto respirare" di rimando il tizio mi dice "Questa non è una gara adatta alla marcia" E io di rimando "Questo lo dici tu". Sempre il tizio mi dice di salire sul marciapiede che era più disastrato della strada stessa e ho continuato a marciare sulla strada.
C'è voluta tutta la mia tigna per finire la gara e la gente sul percorso mi incitava a finire. All'arrivo venivo accolto da un lungo applauso e dal presidente della manifestazione che si scusava per l'inconveniente. Poi vengo a sapere che la gara non aveva tempo massimo, perché era una non competitiva. Dopotutto sono partito da Roma, facendo svariati chilometri, per respirare solo smog per colpa del medico dell'ambulanza, che sprezzante della mia incolumità alla fine se ne andato a bere una birra.
Con questo vi saluto il vostro marciatore Romano
|
Romano Dessì
Il nostro marciatore Romano sul traguardo della 'Speata' Gara: La Canicola di Sora (16/08/2015) SCHEDA GARA |