New York, New York di Marziale Feudale, 10/11/2008
“il mio consiglio è di non pensare alla gara”. Con queste parole mio cognato, che oltre ad essere un bravo medico è anche un atleta ma soprattutto un amico, mi ha augurato buon viaggio verso il mio obiettivo: festeggiare i miei 50 anni partecipando alla maratona più famosa al mondo. Io non ho fatto altro che ascoltare le sue parole e seguire il mio istinto. Sono partito quindi con tutta la famiglia per godermi la gara ma soprattutto la vacanza.
New York è una città fantastica, una mistura di diverse culture, un volto in continua evoluzione, con aspetti cangianti ad ogni angolo di strada: un po' come una Napoli elevata alla n-esima potenza per usare un termine a me più congeniale.
Così il giovedì il venerdì e il sabato li ho trascorsi facendo un buon “affaticamento” pre-gara in lungo e in largo per le strade di Manhattan. Mi vengono in mente tutte le immagini passando per Broadway, Time Square, L’Hard Rock Cafè, su per Central Park, poi giù fino a Wall Street, il Toro, Ground Zero, la Statua della Libertà in lontananza (la fila per il battello era troppo lunga), il passaggio e le foto sul ponte di Brooklyn, la Grand Terminal Station, il Rockfeller Center, il ritiro del pettorale, le Steak House, i negozi di strumenti musicali con mio figlio, la festa di Halloween il venerdì sera, il ristorante italiano con tanta pasta il sabato sera e finalmente.… riposo in vista del grande evento.
Inutile il tentativo di recuperare il fuso orario per cui la mattina di Domenica sono già sveglio alle 4 quando l’appuntamento è alle 5:15. Rimango a letto solo con i miei pensieri nel tentativo di mettere ancora in pratica il consiglio ricevuto: “non pensare alla gara”.
Il resto del pre-gara è una serie di fotogrammi che, a valle dei 42 Km fatti, mi sembrano ormai lontani. L’attesa al freddo lo scaldarsi le mani con il te caldo, la colazione consumata saltellando per scaldare i muscoli. Riconosco qualcuno. Scambio impressioni e crema canforata. Arriva il momento della partenza e improvvisamente spariscono tutti i fantasmi, i dolori, il freddo, la stanchezza dell’attesa…
Sulla maratona e sul percorso è stato già scritto tanto da tutti quelli che questa maratona l’hanno già fatta. Posso confermare che è in assoluto la gara più emozionante che io abbia mai fatto. Una festa continua, un continuo incitamento che ti accompagna per tutti i 42 km e 195 metri attraverso Brooklyn, il Queens, Manhattan, il Bronks, e che diventa un boato quando si rientra a Central Park dopo il ben noto “Wall”: una salita continua che ti accompagna per circa 4 Km fino all’ingresso del Parco.
“The Wall is done” urla la gente, ma non è realmente finita. Central Park non regala nulla con i suoi terribili saliscendi che ti stroncano le ultime energie il frastuono è tanto che a stento riesco a sentire le urla di mia moglie e dei miei figli li ad aspettarmi un km. prima dell’arrivo.
Nell’ultimo tratto accade un miracolo: improvvisamente mi sembra che si attutisca ogni suono, la gente urla ancora ma è come se fosse un sogno, non sento più nulla vedo solo i cartelli che indicano 400 yarde, 200 yarde, 100 yarde (ma quanto sarà una yarda?); io e la “finish line” che si intravede tra gli alberi.
Pochi passi ancora, alzo le braccia e quasi rallento per godermi finalmente il passaggio sotto il traguardo. Riecco il frastuono, la medaglia, il telo termico, il ristoro… ora si che è fatta: “is Done”
Vorrei chiudere prendendo in prestito le parole di un compagno di corse con il quale ho condiviso più di una volta fatica ed emozioni: Nick Pulcinella che mi ha mandato un bellissimo augurio via sms: the winner take it all, il vincitore prende tutto.
Essere a New York è come essere vincitori, quindi prendi tutto quello che puoi, gioie, emozioni, sofferenza. Io li metterei in ordine diverso: emozione (la partenza), sofferenza (il muro), gioia (l’arrivo). Ho preso proprio tutto caro Nick. È proprio una delle cose da fare una volta nella vita. Il resto è cronaca….
Alla prossima se no mi dilungo troppo.
|
Marziale Antonio Feudale
Marziale Feudale Gara: Maratona di New York (02/11/2008) SCHEDA GARA |