Scrive Giuliano Rosciarelli sul Paese Sera:

Detenuti e atleti esterni hanno partecipato alla maratona nella sezione Nuovo Complesso del carcere romano. Dopo il grande successo del primo maggio per Vivicittà-Vivifiume, spiega l'Uisp Roma in una nota, si puntava a far correre almeno cento persone, record per un appuntamento ormai usuale da anni.
Un'altra sfida vinta. Oltre duecento fra detenuti e atleti esterni hanno partecipato a Vivicittà alla sezione Nuovo Complesso del carcere romano di Rebibbia. Dopo il grande successo del primo maggio per Vivicittà-Vivifiume, spiega l'Uisp Roma in una nota, si puntava a far correre almeno cento persone, record per un appuntamento ormai usuale da anni. A permettere il record, la straordinaria partecipazione degli atleti esterni (con la Podistica Solidarietà a farla da padrone) e l'ottima partecipazione degli atleti 'interni" mai così tanti detenuti hanno voluto correre. Ragazzi e adulti che hanno potuto passare un pomeriggio di sport e di solidarietà spinti dal tifo dei loro compagni di braccio.....


Ebbene si eravamo proprio tanti ieri a correre il Vivicittà all'interno del carcere di Rebibbia, un appuntamento imperdibile per il nostro gruppo che da diversi anni, nel 2009 eravamo solo 8, contribuisce al successo della manifestazione e a dare agli interni la possibilità di correre liberi, tutti insieme, su un percorso attentamente studiato e realizzato dal nostro Giovanni Marano al quale la Podistica, meritatamente, ha donato la targa ricevuta dall'UISP di Roma.

È stata un’esperienza emozionante, emotivamente coinvolgente, vissuta durante una gara particolare con atleti particolari, grazie alla fattiva collaborazione di Maurizio Zacchi che ha curato tutta la parte diciamo burocratica e il già citato Giovanni, oltre al supporto dell'amico Alfredo Donatucci che ancora una volta ha dato dimostrazione della sua tecnica e della sua energia giungendo 3° al traguardo.

Alle 15,30 l'ingresso al Carcere e come sempre una forte emozione ci ha pervaso, poi il rumore di grandi cancelli scorrevoli, l’occhio vigile degli addetti, il passaggio attraverso lunghi corridoi resi bellissimi dagli stessi ospiti con decorazioni e reperti di rara bellezza, infine il piazzale dedicato alla gara, ad attenderci l’arco gonfiabile, i gazebo e gli aspiranti podisti nelle loro t-shirts rosse regalate dalla Uisp,

Abbiamo continuato a guardarci intorno, a guardare le tante finestre silenziose coperte di indumenti stesi ad asciugare al sole, qualcuno ha iniziato a prendere confidenza con il percorso altri hanno iniziato a dialogare con gli interni e poi il via dello speaker e un lungo serpentone di canotte rossoorange ha invaso il percorso e il prato delle passeggiate, le finestre fino allora silenziose si sono animate di mani, di visi, di voci, di urla, di frasi di incitamento, di commozione, di gioia per l’evento.

E con la fine della gara le finestre sono tornate silenziose, non più grida, non più incitamenti verso i compagni, solo finestre buie e deserte e indumenti appesi ad asciugare!

Alla prossima ancor più numerosi!!!