La mia Prima di New York di Salvatore Quattropani, 09/11/2007
Medaglia ricordo Arrivare a New York non è stato facile per via dell’aereo, 3h di ritardo, molta stanchezza dopo un lungo volo ma ci siamo, adesso iniziamo a goderci la città.
Ci sono due giorni di riposo prima della grande avventura, sono con mia moglie e lei invece vuole vedere più cose possibili, si va in giro per la città, molti negozi, i grattacieli sono impressionanti, dopo al sabato pomeriggio riunione con il gruppo Born 2 Run, bella manifestazione con la partecipazione di Gelindo Bordin, Gianni Poli, il prof. La Rosa, e gli atleti Lel (dopo vincitore della maratona) e un suo amico.
La domenica mattina sveglia presto ore 04.45 per poter prendere il pullman che ci porta al Ponte di Verrazzano, arrivo alle ore 07.45 si inizia a respirare aria di maratona, le persone sono tantissime ma si può tranquillamente stare in qualche angolo a fare la preparazione personale anche se è meglio che ti guardi intorno e ti godi lo spettacolo, fortunatamente la giornata è bella tanto sole anche se un pochino fredda ma da come si parlava sembra una giornata fantastica.
Alle 8.30 il responsabile Fulvio Massini ci consiglia di fare un po’ di strechting, ore 9.00 consegnamo il pacco personale di vestiario (prima pecca di un’organizzazione quasi perfetta) coda e confusione per consegnare, circa 40 minuti di ressa, però O.K. prendiamo posizione, con me c’è l’amico Maggioli.
Ore 10.05 siamo in una posizione dominante, sentiamo il colpo di cannone, vediamo partire i top runner sul ponte, dopo qualche minuto iniziamo a muoverci anche noi dopo 10 minuti siamo sulla linea di partenza e…… Via anche noi iniziamo a prendere il passo.
Ci eravamo prefissi di goderci la bella giornata sul ponte, iniziamo a guardarci intorno, tanta gente, molta folla, il ponte è uno spettacolo e ancora non sappiamo cosa ci aspetta veramente, entriamo nel quartiere di Brooklin e un bagno di folla assiepata lungo la strada ci incita, alcuni ci gridano "give me five".
Ci sono bambini che ti vogliono dare qualcosa da bere, da mangiare (liquirizie, banane arance) sono commosso mi vengono quasi le lacrime agli occhi, un calore delle persone mai visto in una maratona, ti guardi intorno non capisci cosa sta succedendo so soltanto che tutto ciò è molto bello.
Passano le miglia e la gente è sempre più numerosa, vi sono anche piccole band che suonano per noi, arrivi nel Queens e la gente continua ad incitarti e quasi ora di pensare alla maratona, come stai con le gambe, quante miglia hai percorso, non ci sono pensieri, guardati intorno, sei alla mezza, guardi il tempo sei sui ritmi prefissati O.K., vai avanti, stai ancora bene, arrivi a Manatthan First Avenue, sei quasi al 20° miglio tutto bene, corri, stai attento perché al 21° c’è la rampa che dicono sia dura, effettivamente la gente inizia a camminare sulla rampa, rallenti ma vai avanti dopo c’è il Bronks spettacolare una banda che suona lungo tutta la strada lunga circa 100 metri giri e si ritorna verso la Fifth Avenue verso il Central Park.
Eccolo finalmente il Central Park, migliaia di persone tra cui i tuoi amici e le persone che conosci ormai stai per arrivare, sono le ultime due miglia, un altro piccolo sforzo e ci sei, è incredibile la folla che ti spinge per finire, però è un bel saliscendi ma non te ne rendi conto, sei arrivato.
Ci sono i fotografi cerci di essere sorridente ma non ce la fai, entri dentro gli ultimi 800 mt. (segnati) e poi 400 yards a finire sotto con la foto (distrutto) arrivatooooo.
Grazie New York esperienza bellissima gran calore grande pubblico.
Secondo neo il ritiro dei vestiti, 30 minuti d’attesa dopo una fatica così non è possibile tutti in coda, grazie lo stesso.
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Salvatore Quattropani
Salvatore Quattropani naturalmente a N.Y. Gara: Maratona di New York (04/11/2007) SCHEDA GARA |