Da Attilio in Passivo.... di Attilio Di Donato, 20/04/2009
Marco Perrone Capano e Raffaele Panebianco Un campioncino come me non può non fare un resoconto sulla bella giornata di ieri.
Il tempo era nuvolo e comunque ho dimenticato i miei nuovi occhiali da pioggia a casa altrimenti li avrei messi in bella mostra per coprire i miei occhioni di colore verde acqua sporca.
Ad un’ora in cui tutti gli altri podisti solidali erano ancora al calduccio nei propri letti, chi vi scrive ritirava max gazebo che giaceva in sede, insieme agli accessori.
Alle sette ero già alle terme di Caracolla.
A quell’ ora eravamo io e un cane randagio davanti ai cancelli dello stadio e il bello era che abbaiavamo entrambi alla luna che stava per scomparire.
Il grande Pino, coi suoi pards arrivava poco dopo, ossia dopo che io e il cane avevamo fatto già un compromesso: io gli avrei montato il gazebo come cuccia e lui mi avrebbe considerato il suo padrone per tutto il resto dei suoi giorni.
Ma ecco che arriva Pino a modificare i nostri piani: il cane scappa e io rimango da solo a “sciropparmi” il grande Pino che, insieme ai suoi pards, portano il materiale per impiantare il ritrovo.
Montiamo un gazebo ad hoc: l’entrata la mettiamo al posto dell’uscita e attacchiamo i laterali con le spille che ci fanno da balia. La mia macchina diventa un bellissimo deposito bagagli e con un euro per ogni borsa depositata recupero i soldi della gara.
Passo il tempo fra le retrovie del gazebo a far che non lo so, l’importante è far vedere a Pino che sto facendo qualcosa altrimenti, come ogni domenica, mi carica di volantini e mi manda per tutta Roma a distribuirli.
Prima della partenza controllo che tutto sia in ordine nel gazebo, il cane sia andato via definitivamente e Pino Coccia abbia il cappellino in testa (mi ha detto lui di controllare, io eseguo gli ordini…).
Si parte con la voglia di far bene…. i primi chilometri sono per me una passeggiata… poi accelero improvvisamente tanto che Patrizia De Castro è costretta a farmi fermare per fotografarmi! Li perdo secondi preziosi ma non importa…. qualche foto in posa da solo pure ci vuole no?
Arrivo con un bel tempo… anzi no… era nuvolo, l’importante è che non è piovuto.
In sostanza ho impiegato un’ora e 2 minuti per fare 12 chilometri. Buono no? Mi hanno detto che è lo stesso tempo che impiega Baldini per andare da casa sua al luogo dove si allena (camminando però!).
Alla fine della gara scarichiamo i bagagli dalla mia macchina, smontiamo il gazebo e lo rimonto in macchina. Arrivo in sede e dovrei scaricare il gazebo ma me lo porto a casa. Adesso vi scrivo da casa… sono sotto il gazebo montato, dietro di me ci sono dei finti pacchi gara, davanti ho un tavolino con dei finti pettorali e sul tavolino ci sono dei finti volantini.
Davanti al tavolino ci sono delle sagome di legno che rappresentano gli atleti in fila per il ritiro del materiale.
E’ così che mi alleno per far vedere che domenica sarò in forma smagliante per dimostrare a Pino che ho le capacità per fare tutto e che, voglia o non voglia, il prossimo Presidente della PUS (Podistica, Umorismo e Solidarietà), sarà il sottoscritto.
In questo modo il bilancio passerà da Attilio in passivo e Pino Coccia sarà colui che per risanarlo, sarà costretto a vendere pure i volantini.
Ciao a tutti. Attilio.
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Attilio Di Donato
Attiliuccio... Gara: Vivicittà Roma (19/04/2009) SCHEDA GARA |