Come il primo giorno di scuola,
tanti abbracci, tante cose da dire,
l’ansia di una nuova esperienza
ma con la voglia di tornare a correre in una manifestazione internazionale.

L’organizzazione, come sempre, si è dimostrata all’altezza dell’evento.

La giostra dei colori, illuminata dal servizio della solidarietà, ha entusiasmato il pubblico lungo il percorso per una scenografia mozzafiato.

Per quanto mi riguarda, l’unica nota stonata, ha riguardato Romano Dessì, lasciato in balia della città solo perché il suo andamento superava il tempo massimo.

Niente ristoro, nessuna assistenza in mezzo alle auto.
E lo chiamano “Senatore della Maratona”.
Come gli antichi romani, da organizzatore, gli avrei dato quel rispetto che merita.

Poi, con la medaglia al petto ogni fatica và via e torna la voglia di correre la prossima gara.


Gianfranco Di Pretoro