Cari amici solidali,

accompagnato da Alfonsina, ci siamo ritrovati con gli amici della Podistica ad Orte.

Il tempo molto afoso e umido non aiutava molto gli alteti che dovevano affrontare i 13 km di percorso, alla partenza dopo l'inno nazionale è stato dato il via.

Gli atleti partecipanti, chi più chi meno hanno iniziato a correre. Si sa all'inizio le energie sono tante e qualcuno ha esagerato, per cui durante il percorso vedevo diversi ritiri, io mi sono accorto quasi subito che qualcosa non andava, le mie gambe non giravano come io volevo. Le sentivo pesanti e legnose, cercavo di prendere un ritmo più che adeguato, ma non ci riuscivo, ogni passo che facevo diventava sempre più pesante.

Per fortuna i ristori ci hanno dato una mano. Il percorso molto facile all'inizio si faceva man mano che passavano i km molto suggestivo, la gente sul percorso, ti lasciava passare senza un incitamento, come se davanti a loro non fosse passato nessuno.

Intanto le mie gambe non giravano, e i miei pensieri, andavano da soli. Pensavo ad Alfonsina e a i suoi guai, e, ne ha molti, pensavo a me che non riesco a realizzarmi in campo lavorativo, e, per questo mi sento un po' fallito, ma la cosa che mi ha dato forza per andare avanti, è stata la forza e la passione che solo noi della Podistica sappiamo tirare fuori.

Tutti noi sappiamo essere squadra, e tutti noi sappiamo aiutare chi sta in difficoltà, è come affrontare una salita più ardua e più ci mettiamo impegno per affrontarla e cercare di dare una mano a chi è più debole.

Con questo vi saluto e vi dico che vi voglio un mondo di bene, che Dio benedica la Podistica e tutti quelli che ne fanno parte.

Il vostro marciatore Romano.