Allenamento o... allenamente? di Daniela Paciotti, 11/09/2011
Pietro Paolo Imperi Correre per la seconda volta una gara ti permette di verificare la tua preparazione e la tua crescita, i progressi fatti in un anno, gli errori che hai saputo o non hai saputo correggere, la tua resistenza alla fatica e la tua fatica a resistere, insomma ti permette di andare avanti!
Oggi si è corsa la Mezza Maratona del Lago di Vico, con caldo e umidità (alla partenza era fortissima) e io, sono riuscita a partire quasi tra i Top runner, anzi io ero proprio rappresentativa dei Tap runner!
La cosa che mi ha colpito è stata proprio rivedere con occhi nuovi, un percorso che l’anno scorso mi ha visto affaticata anche se non domata: ci sono strade e vie, alberi noccioleti, castagneti, piccole case nascoste nei boschetti, squarci di lago che improvvisamente ti fanno desiderare di buttarti a fare una nuotata; ci sono percorsi d’asfalto e strade sterrate, saliscendi che non ti aspetti, pur ricordando che qualcosa mi aveva rallentato nello scorso anno..
Però ero consapevole di me stessa e di quanto potevo aspettarmi!
Avevo deciso di effettuare tutto il percorso (tra l’altro come preparatorio alla Maratona di Firenze) con l’intervallo al passo proposto da Galloway, però adattato al mio personale tipo di resistenza; così 7 minuti di corsa venivano alternati a 2 minuti di passo allegro, andante ma non troppo.
Ogni tanto mi esibivo letteralmente in una specie di passo doble in aria, correndo in volo per circa 10-15 salti (per intenderci come facevo durante lo stage al Terminillo sulla pista con la corda) e poi riprendendo la mia corsa fino al cambio di passo.
Circa un km prima del ristoro dei 5km mi sono messa in bocca una delle mie caramelline miracolose (spicchi limone/arancio/pompelmo) posizionandola in bocca in modo da non masticarla ma utilizzarne lo zucchero a rilascio graduale: così quando sono arrivata al ristoro (che dati i miei tempi non era più affollato) non avevo quell’ansia di assumere qualcosa che si verificava in altri tempi e ho potuto bere il necessario e il resto per una doccetta!
Intanto proseguivo spedita e leggera: respiro perfettamente armonizzato al passo della corsa, solo un leggero fastidio al piede destro, poi rivelatosi una vescichetta.
La mia mente era lucida e serena, perfettamente sintonizzata e armonizzata con il corpo e le mie emozioni (l’allena-mente funzionava).
Le mie gambe si muovevano elastiche, come in un gioco salvo un leggero pizzicorino ai polpacci (l’allenamento funzionava alla grande)
Sono arrivata al mio Muro dell’anno scorso, il 18° km e gli ho sorriso divertita, sì gli ho sorriso perché non mi faceva più paura!
Al 19° ho pensato con serenità che avevo superato in allenamento ben di 200m quel km e ho proseguito ancora.
Sempre in occasione di quest’ultimo km sono scesa a patti con il mio emisfero sinistro, promettendogli un intervallo al passo di ben 3 minuti (anziché i 2 concordati dall’inizio dopo i 7 di corsa) e così sono arrivata ai 20 e lì…… rendendomi conto che avevo migliorato di almeno 15 minuti (poi risultati 22) sulla mia mezza dello scorso anno, mi sono buttata letteralmente fino al traguardo, oltre il gomito, fino all’imbuto, sentendo la mia voce e l’incredibile tempo che avevo conquistato!
Grazie Scuola per l’allenamento e grazie Daniela per l’allenamente.
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Daniela Paciotti
Daniela Paciotti Gara: Giro del Lago di Vico 21K (11/09/2011) SCHEDA GARA |