La mia terza maratona di Roma è stata la meno sofferta e la più  soddisfacente tra tutte le maratone che ho disputato.

Non so a quanti  di voi è capitata la fortuna di essere accompagnati lungo la gara da qualcuno che normalmente copre la distanza dei 42,195 km tra le 2:40 e le 2:50 (raramente sopra le 3 ore).

Provate a pensare allo spettacolo di vedere questo “qualcuno” che per fare un lunghetto senza forzature in vista della 100km del Passatore decide di accompagnarvi  – poniamo il mio caso – a 4’50’’ a km per 40 km.

A me è capitato tutto ciò: che spettacolo vedere con quanta facilità il mio amico Romeo Venditti (vincitore peraltro dell’ultima Strasimeno versione 42 km) correva al mio fianco!!

Si è promesso di non bere MAI, perchè, diceva lui, non ne aveva bisogno, non sudava, non soffriva e ha riso tranquillamente lungo il percorso, meravigliandosi di vedere all’improvviso la basilica di San Pietro, Piazza Navona e Piazza di Spagna.
Se a ciò aggiungo il sostegno ricevuto dai sostenitori di Podistica Solidarietà 
e l’incitamento del Presidente all’ultimo km devo dire che questa è stata finora la gara più bella della mia vita.

Mi dispiace per l’amico ultramaratoneta Luciano Cortina che ho lasciato al 39°. Ora sono io che ho una parola di conforto per lui: “mi hai battuto, anche se di 
poco, in tutte le gare da settembre a oggi.
Ma già prima della partenza, quando mi vedevi preoccupato e pensieroso, sapevo che ROMA ERA MIA....”

Un affettuoso saluto a tutti! Luca Savo