Come, quando e perché di Giampiero Decinti, 05/03/2013
Questa frase fa parte della mia storia; a memoria il mio primo testo letto è stato proprio un libro con questo titolo; successivamente è legato all’amore verso la chimica, scatenato negli anni delle superiori da un Professore che aveva un'espressione saliente: “ Se...Allora”, legata al paradosso del "Se io faccio, allora succede".
Oggi ad un punto che definirei di svolta della mia vita, molti di questi amori sono andati scemando e la corsa in qualche modo rappresenta il mio nuovo modo di essere. Pochi anni fa ero arrivato quasi alle tre cifre di peso, poi la scoperta di una serie di intolleranze che mi creavano difficoltà nel vivere quotidiano, e poi ancora l'incontro, anzi inizialmente lo scontro con la corsa, nel chiuso di una palestra su un tapis roulant, istigato da alcuni amici che mi consigliavano di non sollevare solo pesi, come si fa nel power-lifting, disciplina praticata per oltre un decennio.
Mi ha poi frenato la "fobia "del correre in strada legata ad eventi nefasti della mia giovinezza, alla scomparsa di un amico investito da un’auto.
E poi incredibile, come un fulmine a ciel sereno, quasi sotto costrizione, grazie a Paolo, un amico che mi ha fatto riscoprire la corsa su strada, attività che in gioventù avevo praticato, con risultati modesti.
Riscoprirla ad oltre quaranta anni è stato un vero piacere, con il successivo incontro, come vi ho raccontato qualche tempo fa, con la Podistica Solidarietà.
Questo è solo l’antefatto alla mia seconda Roma-Ostia; l’emozione dello scorso anno forse non sono riuscito a riviverla, quella sensazione determinata dall’incoscienza e dall’inesperienza. Oggi però con molta più consapevolezza, con il fatto di essermi integrato nella Nostra Stupenda Società, ho vissuto emozioni diverse e altrettanto uniche.
L’indubbia ansia dei giorni che precedono una gara come questa, senza avere sulle gambe tutti i lunghi dello scorso anno, ma con un allenamento diverso, una sorta di biathlon, con la corsa come attività principale e con qualche buona vasca in piscina.
Vi confesso che mi sentivo veramente bene ed è questa la vera sensazione fondamentale, stare bene con se stessi, e poi l’indubbia voglia di misurarsi con quello che è stato il tempo raggiunto nel 2012, non dimenticando mai che quello che mi ha spinto e mi spingerà sempre a gareggiare. ossia solo ed esclusivamente l’aspetto solidale.
Sapere che il raggiungere quel traguardo oltre che un mio personale arrivo rappresenta il punto di partenza per qualcuno meno fortunato nella vita, è molto bello.
Poter dare è veramente entusiasmante, anche se alle volte è anche bello ricevere, e ogni volta che incontro voi tutti, miei cari compagni di viaggio, dai top ai tap, ricavo un grande piacere e una grande gioia, quella che deriva nel vedervi cosi convinti e determinati nel perseguire questo obiettivo che ci accomuna.
Ma veniamo al sunto di questa giornata, con un alzataccia che mi ha fatto venire non pochi dubbi, ma una volta messi i piedi a terra la voglia di andare ha preso il sopravvento.
Le mie abitudini alimentari come vi ho detto sono molto particolari, non ho mai mangiato prima di nessuna gara, è una sorta di rito che seguo sia per gli allenamenti sia per le gare, ma stamattina ho fatto uno strappo alle regole, mi sono preparato una mini colazione idonea per me, con delle fette biscottate e del cioccolato.
Dopo aver mangiato mi sono detto: "speriamo non mi faccia male", ma oramai era fatta.
Mi sono vestito velocemente, la borsa preparata la sera prima come il vestiario, per evitare errori del’ultimo momento, e via a prendere la macchina per andare a Tivoli al punto d’incontro con gli altri amici presso il Bar Pit-Stop.
Ricordo ancora il Presidente che lo scorso anno cercava di spiegarmi dove si trovava questo posto ma io "de coccio" come sempre, sono riuscito a trovarlo per puro miracolo, cosa che chiaramente quest’anno non è successa.
È bello incontrare volti e persone familiari con le quale scambiare opinioni, commenti e aspettative, con il Presidente che tiene banco, per tenerci su e farci sentire come sempre tutti importanti ed indispensabili.
Il viaggio verso l’Eur scorre tranquillo, anzi si arriva anche troppo velocemente, e si incontrano le prime difficoltà quelle legate al clima, cosa tenere addosso come regolarsi, ma è già arrivato il momento in cui il pullman prende la via di Ostia, per cui bando agli indugi e si tiene indosso solo il necessario.
Sento freddo in quei momenti di apprensione in attesa dello start, verso la ricerca di un traguardo lontano 21.097 metri.
Vedere quella smisurata folla che si muove all’unisono, verso lo stesso posto mi fa veramente venire i brividi, non so più se è freddo oppure emozione. Ognuno con la sua storia il suo percorso ma tutti protesi verso lo stesso obiettivo, raggiungere quell'ambito traguardo.
La partenza come sempre mi vede nelle ultime file; parto tranquillo per cercare di aumentare il ritmo con il passare dei km, memore anche dei consigli di amici che l'hanno corsa prima di me ed anche con buoni risultati.
Dopo la partenza in discesa, si effettua un giro dell’Eur per poi risalire verso quella che sarà la lunga strada che ci porterà verso il traguardo, con continui sali e scendi, attraverso la Cristoforo Colombo.
Il ritmo che tengo mi sembra buono, evito accuratamente tutti i rifornimenti e cerco di proseguire verso quello che è il mio obiettivo arrivare cercando di migliorare la prestazione dello scorso anno, cosa che mi riesce anche abbastanza agevolmente, realizzando il mio personale su una Mezza.
La sensazione al termine è di notevole soddisfazione, e come sempre il ringraziamento va a tutti i miei compagni di viaggio, sia ai fratelli e sorelle Orange che a tutti quelli che ho avuto la fortuna di incontrare sul mio cammino con i quali ho anche scambiato un solo sguardo che mi hanno dato le energie per arrivare fino al termine.
All’arrivo sulla rotonda di Ostia, c’è il Presidente, on la sua inseparabile macchina fotografica pronto ad immortalarci tutti. Ed è anche nel sentire la sua soddisfazione per la performance del collettivo, con un bel premio da devolvere alle nostre iniziative, che rende questa una bellissima giornata.
Alla prossima, il Vostro Tap Runner
G. Decinti
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Giampiero Decinti Gara: Roma Ostia Half Marathon (03/03/2013) SCHEDA GARA |