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Maratona d'argento per la Straneo
di Salvatore Piccirillo, 10/08/2013

sabato 10 agosto 2013

sabato 10 agosto 2013

MOSCA - Inizia bene per l'Italia il campionato del mondo di atletica in corso a Mosca. Nella maratona femminile la 37enne azzurra Valeria Straneo si è piazzata al secondo posto, medaglia d'argento, dietro solo alla keniana Edna Kiplagat, campionessa in carica avendo vinto anche due anni fa a Daegu. Grandissima gara dell'azzurra che ha comandato il gruppo dall'inizio per oltre quaranta chilometri prima di essere superata dalla Kiplagat Sul podio anche la giapponese Fukushi, che soffia il bronzo alla conterranea Kizaki. Ottimo sesto posto per l'altra italiana in gara, Emma Quaglia.
"Non so cosa dire, mi sento un po' così...anche se adesso sono arrivata. Ho fatto la mia gara, mi sentivo benissimo e ci ho provato, come mi aveva detto la mia allenatrice Beatrice Brossa". L'azzurra Valeria Straneo, argento nella maratona donne, prima gara ad assegnare medaglie dei Mondiali di Mosca, intervistata dalla Rai esprime tutta la propria gioia con un'aria stralunata di chi ancora non ci crede. "Sì, mi ero detta che avrei fatto la mia gara e poi avrei visto - ripete la 37enne azzurra -. A un certo punto in gara mi sono girata e ho visto che non c'era nessuno. Mi sono detta che non era possibile, però ci ho creduto fino in fondo, anche se negli ultimi due chilometri non avevo più le gambe. La Kiplagat ha allungato, e non sono riuscita a starle dietro". "A una medaglia non credevo - aggiunge -, pensavo a un piazzamento tra le prime dieci. Quindi sono felicissima, questa è una medaglia mondiale, è un argento a cui do un grandissimo valore... Tre anni fa, nel 2010 (quando tornò a correre dopo l'asportazione della milza ndr), non avrei mai pensato di poter partecipare a un'Olimpiade o a un Mondiale e adesso sono qui. Il caldo? In gara mi sono bagnata moltissimo, e quindi non l'ho patito più di tanto". La Straneo l'anno scorso a Londra 2012 fu ottava, oggi ai Mondiali è 2/a, ma forse la sua maggiore vittoria è stata o l'essere riuscita a sconfiggere qualche anno fa una malattia genetica, la sferocitosi, patologia che determina la modifica dei globuli rossi e una stanchezza pressochè cronica. Fu necessario asportarle la milza, ma da allora, agonisticamente parlando, ha preso a volare. "Adesso ancora non ci credo - dice la piemontese ai microfoni Rai -, devo ancora realizzare ed entrare in questo sogno. Ringrazio tantissimo tutti quelli che sono dietro questo grande risultato, prima fra tutti la mia allenatrice Beatrice Brossa. E poi mio marito Manlio, che fa il 'mammo' e tiene i bimbi: per me è un grandissimo aiuto. E ancora la Fidal: ieri il presidente Giommi ha fatto un bellissimo discorso e oggi, mentre correvo, ci pensavo". Ma questa dell'atletica di Mosca 2013, con il nome di Pietro Mennea stampato sulle maglie, è un'Italia nuova? "Io sono in una posizione strana, perché all'inizio - risponde -, anche se sono un po' vecchietta. Spero di essere un esempio per gli altri".
(fonte corrieredellosport.it)


sabato 10 agosto 2013

sabato 10 agosto 2013

Evento: Mondiali Atletica 2013 (10/08/2013)



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