4° - Come "costruire" i piatti. di Patrizia Cini, 02/06/2008
Eccoci qui per anticipare i tempi e provare a confezionare gli alimenti delle nostre giornate prima di tornare alle spiegazioni che motivano il tutto.
Esaurita la prima parte riguardante l’attivazione metabolica vediamo di sederci a tavola ed ‘organizzare’ i nostri piatti.
La bella notizia è che non peseremo mai niente (evviva !!) e che saremo molto indulgenti con noi stessi di fronte a piccoli ‘sgarri’ e debolezze. Questo soprattutto all’inizio quando non sarà sempre facile cambiare e rendere proprie abitudini ignorate fino a ieri.
Ricordiamoci sempre che non sarà il cedimento di una volta a determinare il successo del regime alimentare e che la capacità di nutrirsi in maniera più sana ha talvolta bisogno di tempo e gradualità.
Direi che la maniera più facile di iniziare sarà dalla cena del giorno prima………… sì, il giorno prima!!!!
Si tratterà di fare un pasto abbastanza leggero introducendo un tipo di piatto che Attilio e Luca Speciani hanno chiamato ‘monopiatto GIFT’.
E’ un sistema di facilissima realizzazione che consente di suddividere in modo equilibrato le quantità di cibi che vogliamo mangiare. In pratica viene suddiviso idealmente il piatto in tre parti uguali, come se nel piatto stesso fosse inscritta una ipsilon.
Ad ognuno dei tre settori viene assegnato un cibo, e precisamente:
Settore uno: una fonte di carboidrati INTEGRALI Pane, pasta, riso, grissini, patate, legumi (piselli, fagioli, soia, ceci), biscotti e fette biscottate, fiocchi di cereali, vino….
Settore due: una fonte proteica Carne ed insaccati, pesce fresco o conservato, uova, formaggi, semi oleosi (noci, nocciole, mandorle, pinoli), …
Settore tre: una fonte di verdure fresche o cotte. Verdura cruda e cotta, frutta fresca o conservata, frutta secca (fichi, prugne, albicocche), banana, …
Una regola da tenere SEMPRE in considerazione è poi quella che il monopiatto sarà di dimensioni più grandi a colazione (da pizza!!!), medie a pranzo (regolare piatto piano) e più piccole a cena (da frutta).
PRECISAZIONI OPERATIVE
a) Una abitudine vincente è quella di variare negli abbinamenti dei nutrienti evitando di essere abitudinari. Diminuirà così la possibilità di approdare in regimi sbilanciati e la rotazione ci garantirà l’assunzione di principi nutritivi nelle giuste proporzioni.
b) Per rendere più semplice ed intuitiva la suddivisione ci asteniamo da indicazioni di peso preferendo una suddivisione volumetrica certamente applicabile senza bisogno di bilance ed astrusi calcoli. Le inevitabili piccole imprecisioni in più o in meno saranno compensate dalla varietà degli alimenti.
c) Una piccola ‘furbata’ consentita ed anzi incoraggiata è l’uso, nel settore dedicato alla verdura, di soli cibi crudi e sconditi che, in tal caso, non hanno alcun limite di quantità.
d) Una delle regole da tenere sempre in considerazione è che durante i nostri pasti potremo rinunciare o diminuire la dose di carboidrati ma il settore proteico e delle verdure DOVRANNO SEMPRE essere soddisfatti. Bene quindi i due piatti di verdura con pesce o carne, bene la doppia porzione di insalata con la bistecca o il grana, bene l’insalatona con tonno e noci ma non certamente il piatto stracolmo di pasta o riso!!
e) Quando cercheremo di ‘addomesticare’ le indicazioni per venire incontro alle preferenze personali dovremo farlo in maniera onesta. Ad esempio l’apparentemente innocente bicchierino di vino corrisponde all’intera dose di carboidrati così come la porzione di dolce. La frutta e la verdura cotte e condite con generosità devono essere usate nelle dosi indicate.
f) Quando parliamo di monopiatto lo facciamo soltanto in maniera indicativa; è ovvio che la stessa quantità di alimenti possa essere portata in tavola in tempi e contenitori diversi, l’importante è che le dosi rimangano come indicato e che non si arrivi a tre piatti colmi
g) Un capitolo a parte l’uso di patate (nel settore carboidrati vista la loro ricchezza di amido) .
Ai bambini si insegna una filastrocca:
Se dalla terra sono nato sono certo carboidrato
Se vola, vola o cammina è certo proteina
Questo può esserci utile quando cercheremo di preparare i nostri piatti.
Se pensiamo a come conciliare le nostre nuove abitudini alimentari con la serena convivialità dei pasti in famiglia o con gli amici possiamo scoprire che non avremo difficoltà se aumenteremo la dose di proteine diminuendo quella dei carboidrati. Qualche esempio pratico ? Pizza con gli amici scegliendone una con salmone o prosciutto o grana o mozzarella insieme ad una verdura quali pomodorini, rucola, melanzane … ed avendo cura di lasciare qualche spicchio di impasto. Cena in famiglia? Possiamo prendere una piccola porzione di pasta con molto sugo (ragu, vongole, formaggio), seguita da un piatto proteico con verdura.
TABELLA DEGLI ACCOSTAMENTI
Suggerisco una TABELLA DEGLI ACCOSTAMENTI per un’alimentazione standard che comprenda sia carne che pesce. Gli incroci suggeriti sono solo idee. Importante è tenere presente che abbiamo una scelta proteica (linea arancio orizzontale), una di verdure (linea verde verticale) ed una zona bianca di carboidrati complessi. A voi e ai vostri gusti la scelta, l’importante è variare !!!
TABELLA ACCOSTAMENTI PER UN’ALIMENTAZIONE ONNIVORA

Si può scegliere di costruire il nostro piatto senza utilizzare i cereali magari con una superinsalata ricca di pomodorini, finocchio, sedano, pompelmo o mela a piccoli pezzi (provare per credere, germogli di soja), tonno o mozzarella o pollo a pezzetti o frutti di mare . Più è mista e meglio è (vedrete voi i vostri esperimenti per giocare con i sapori).
Vi è poi la modalità di assunzione separata del cibo, obbligatoria per certi tipi di alimenti. Il minestrone, ad esempio, è costituito da sole verdure e copre quindi solo il settore tre (frutta/verdura). Deve quindi essere abbinato ad una fonte proteica, successivamente (oppure lo inondiamo di parmigiano, se ci piace).
QUALCHE ESEMPIO DI PRIMA COLAZIONE GIFT
Vediamo come comporre una colazione completa. Le quantità sono indicative: occorrerà modulare il numero di fette di pane, biscotti o cereali in base alla propria struttura ed attività fisica, insomma cercando di seguire le proprie caratteristiche personali.

Tengo qui a precisare che quanto scritto fino ad ora non è certo ‘farina del mio sacco’ ma un preciso studio fatto dai due fratelli citati all’inizio di questo nostro incontro. Mi sono limitata a raccogliere quanto pubblicato da loro e fare un copia/ incolla cercando di semplificare i concetti e fermare l’attenzione su quanto aveva più colpito me stessa.
Per qualunque contatto desideriate il mio indirizzo di posta elettronica è patcini@tele2.it
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Patrizia Cini 
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